L’agricoltura del futuro: Case IH presenta il trattore autonomo

Il brand di CNH Industrial punta sull'intelligenza artificiale

FEB 21, 2017 -

Monthyon, 21 feb. (askanews) – Un trattore a guida autonoma che anticipa il futuro del settore agricolo. A Monthyon, nella campagna dell’Ile-de-France, presso il Customer Centre Case è stato presentato in anteprima alla stampa internazionale il concept del veicolo, che debutta ufficialmente in Europa alla fiera SIMA di Parigi. A fare gli onori di casa il vicepresidente di Case IH per Europa, Medio Oriente e Africa, Matthew Foster. “Case IH – ha detto ad askanews – ha una lunga storia, festeggiamo i 175 anni dell’azienda e in questo periodo abbiamo apportato molte innovazioni, per il mercato e per i nostri clienti. Ci sono tantissimi esempi, e questo del trattore autonomo è un’altra dimostrazione delle innovazioni che siamo in grado di sviluppare: è una caratteristica del nostro brand. Innovazioni che offriamo ai nostri clienti per aumentare produttività ed efficienza e per rendere più semplice la loro vita”.

Il progetto unisce architettura elettronica e intelligenza artificiale, come ci ha spiegato Antonio Marzia, Head of Data Analytics and Services di CNH Industrial, di cui Case IH è uno dei brand internazionali. “Questo trattore – ci ha spiegato l’ingegnere – ha la particolarità di avere già la nostra architettura hardware e software di nuova generazione e ciò ci consente di avere un sistema di base intrinsecamente sicuro al quale, grazie a una architettura aperta possiamo aggiungere componenti diversi per ottenere i risultati che ci siamo proposti e che, attraverso l’analisi dei dati e delle informazioni catturate dal veicolo, sia ambientali sia agronomiche, permette di costruire un layer di intelligenza artificiale che permette alla macchina di prendere decisioni in maniera autonoma o semi autonoma”.

Il nuovo trattore nasce da un normale veicolo Magnum e insiste su tecnologie già diffuse, proponendosi nei fatti come un concept che può divenire realtà. A partire dall’aspetto finale del trattore autonomo che, essendo privo di cabina, ha posto una sfida particolare a David Wilkie, direttore del Design industriale per CNH Industrial. “Per me e il mio team di designer – ha detto il creativo scozzese – lavorare su un prodotto così innovativo e così speciale è stato veramente un sogno. È raro, nel design, avere completamente carta bianca, partire completamente da zero. Questa era veramente un’occasione d’oro, rarissima, che abbiamo colto con tanto entusiasmo”.

Particolare anche il caso delle vernici scelte, perché il colore metallizzato generava disturbi interagendo negativamente con le antenne, ma la vernice opaca non corrispondeva all’idea del designer, il cui obiettivo era comunque quello di realizzare un oggetto funzionale nella sua bellezza. Ma la soluzione è arrivata grazie alle grafiche, che sono state collocate nelle zone sensibili al disturbo permettendo di utilizzare la vernice metallizzata nelle altre parti della carrozzeria. “Le grafiche – ha aggiunto Wilkie – per la prima volta su un trattore hanno avuto una grandissima importanza, perché non si è trattato solo di una scelta di stile, ma hanno anche una funzione”.

Al di là dell’estetica, quello su cui Case IH punta maggiormente attraverso il veicolo autonomo, è il miglioramento delle condizioni di lavoro nel mondo agricolo. “Di fatto – ha aggiunto Marzia – è una macchina che, per esempio, se mentre semina percepisce l’arrivo di un temporale o comunque del brutto tempo, può decidere di accelerare o di fermarsi”.

L’autonomia, comunque, è gestibile e programmabile su diversi livelli da parte di chi controlla la macchina. Da un livello moderato, fino alla completa autonomia. “Il messaggio – ha concluso Matthew Foster – è che noi lo possiamo fare, sicuramente. Il messaggio è che siamo in grado di fare un passo avanti per sostenere i nostri contadini che ci hanno chiesto di sviluppare queste tecnologie”.