Fca, Uliano (Fim): dopo 8 anni a Cassino ammortizzatori a zero

Grazie a produzione Suv Alfa. Premio efficienza oltre 1200 euro

FEB 16, 2017 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Oggi è una giornata importante per la FIM-CISL, e per tutti i lavoratori dello stabilimento di Cassino di FCA e della provincia frosinate – ha annunciato il segretario nazionale della FIM Ferdinando Uliano – presente ai lavori del congresso provinciale a Cassino – dopo 8 anni cesserà l’uso del contratto di solidarietà e degli ammortizzatori sociali nello stabilimento di FCA.

Anche gli ultimi 350 lavoratori attualmente coinvolti dal contratto di solidarietà riprenderanno la piena attività affiancando agli altri 4000 che con la salita dell’Alfa Romeo Giulia avevano ripreso il lavoro.

A fine settimana si raggiungeranno le 1000 Suv Stelvio che presto riempiranno i mercati prima europei e poi nord americani.

E’ un importante traguardo possibile grazie ai contratti sindacali, alle scelte che come FIM abbiamo fatto, e che hanno impegnato il gruppo FCA ad investire negli stabilimenti italiani, a rilanciare il progetto Alfa Romeo e Maserati – sottolinea Uliano. Anche in questo territorio alcuni anni fa si sono mosse ideologiche opposizione politiche in appoggio alla Fiom e contro le nostre scelte, oggi ci aspettiamo che si riconosca la lungimiranza di un sindacato come il nostro che non fa sconti a nessuno, ma che è stato capace di dare risposte concrete ai lavoratori, alle loro famiglie, ai giovani di questo territorio.

Ad oggi sono circa 280 i giovani con contratto di somministrazione entrati nello stabilimento di Cassino: 200 sono coinvolti nei percorsi di formazione e hanno iniziato addestramento sulle linee di produzione. Dalla metà di marzo – dice – è molto probabile che partiranno i due turni sulla linea Alfa Romeo di Giulia e Stelvio, e questo determinerà la crescita maggiore degli ingressi fino a raggiungere i 1200 lavoratori previsti nell’accordo che abbiamo definito a dicembre 2016.

I nostri accordi hanno riempito gli stabilimenti italiani di lavoro, l’uso degli ammortizzatori è passato dal coinvolgere 4 anni fa il 40% degli oltre 67.000 dipendenti a ridursi a meno del 7%, la piena occupazione non è ancora raggiunta, ma ci siamo molto vicini.

Abbiamo di fronte ancora problemi importanti – aggiunge il sindacalista – come quelli sul sito Pomigliano, sui quali stiamo lavorando per trovare una soluzione industriale produttiva a breve. I nostri accordi hanno dato risposte salariali ai lavoratori di FCA.

In questi anni, non ci stancheremo di ripeterlo vista la disinformazione circolata e che ancora circola, – precisa Uliano – abbiamo portato gli investimenti negli stabilimenti italiani, nuovi modelli, facendo ripartire l’occupazione e nuove assunzioni, e rinnovato il contratto di lavoro.

L’ultimo accordo aziendale in Fiat era datato 1996, noi l’abbiamo sottoscritto uno per tutto il gruppo nel 2015, dando mediamente nel biennio ai lavoratori di FCA circa 2.779 euro contro il dato inflattivo che attestava gli incrementi a meno di 250 euro. Ai lavoratori di Cassino nel mese di febbraio troveranno le 1.230 euro di premio. Questi – conclude il segretario Fim -sono i risultati concreti con cui noi ci presentiamo oggi di fronte ai lavoratori e al Paese.