Ue rivede al rialzo previsioni Pil eurozona, 2017 +1,6% 2018 +1,8%

Migliora disoccupazione e inflazione risale (con frenata in 2018)

FEB 13, 2017 -

Roma, 13 feb. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica e di inflazione dell’area euro, mentre migliorano anche le attese sul mercato del lavoro. Dopo il più 1,7 per cento stimato sul Pil aggregato dell’area valutaria nel 2016, per quest’anno l’esecutivo comunitario pronostica un più 1,6 per cento e sul 2018 un più 1,8 per cento.

Le cifre sono contenute nelle previsioni economiche invernali e vanno raffrontate con quelle diffuse il 9 novembre scorso, quanto l’Ue indicava un Pil 2016 al più 1,7 per cento, seguito da un più 1,5 per cento nel 2017 e più 1,7 per cento nel 2018.

Sul tasso di disoccupazione ora l’Ue stima un 10 per cento sulla media 2016, cui dovrebbe seguire una flessione al 9,6 per cento nel 2017 e al 9,1 per cento nel 2018.

Infine per l’inflazione, dopo il mesto 0,2 per cento del 2016 è atteso un forte recupero all’1,7 per cento nel 2017, ma poi una nuova moderazione all’1,4 per cento nel 2018. Tre mesi fa le stime di inflazione erano di 0,3 per cento sul 2017 e 1,4 per cento su 2017 e 2018.

Da rilevare che se la stima sul caro vita 2017 risulterebbe vicina all’obiettivo ufficiale della Bce – inflazione inferiore ma vicina al 2 per cento sul medio termine – il valore indicato sul 2018 tornerebbe a discostarsi leggermente dalla definizione di stabilità dei prezzi.

“Si naviga in acque turbolente”, ha avvertito la Commissione europea, e le prospettive sono avvolte da un’incertezza più fitta del solito. I rischi che gravano sulle previsioni sono eccezionalmente ampi e, benché siano aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso, il bilancio complessivo resta sbilanciato verso basso.

“La crescita sta tenendo e la disoccupazione e i disavanzi stanno calando, ma, con un’incertezza a livelli così elevati, è più importante che mai utilizzare tutti gli strumenti offerti dalle politiche di sostegno alla crescita”, ha avvertito il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. “Soprattutto, però, dobbiamo garantire che i benefici siano percepiti in tutte le regioni della zona euro e in tutti i segmenti della società”.