Relazione Mise 2016, da policy forte crescita per start up

Scenario con 6745 start up innovative, +112% in due anni

FEB 13, 2017 -

Roma, 13 feb. (askanews) – Un punto della situazione a suon di numeri tutti positivi, per capire i risultati che si sono raggiunti e quello che rimane da fare per portare l’Italia ad un posizionamento migliore sul fronte del finanziamento del mondo delle start up. La presentazione della relazione annuale 2016 sullo stato di attuazione e sull’impatto delle policy per Start Up e Pmi innovative da parte del ministero dello Sviluppo Economico, svoltasi presso Luiss Enlabs alla stazione Termini di Roma, fornisce il quadro inequivocabile di un fenomeno in crescita esponenziale: i trend demografici al 31 dicembre 2016 raccontano uno scenario frutto delle policy con 6745 start up innovative, +12 per cento in sei mesi, +31 per cento in un anno e +112 per cento in due anni. La Lombardia è la prima regione per popolazione (22,5% del totale), seguita da Emilia Romagna e Lazio, con Milano prima provincia italiana a superare le 1000 start up innovative.

Altri dati: in Trentino-Alto Adige oltre 10 società di capitali su 1000 sono una start up innovativa, nel Lazio invece solo 2,5 su 1000. Per quanto riguarda i settori economici, le start up rappresentano il 25,6% del comparto ricerca e sviluppo, l’8% della produzione software e solo lo 0,6% del manifatturiero. Gran parte delle start up innovative opera nei servizi (il 75%), il 18% invece è nell’industria. In crescita gli occupati, +44,8% in un anno per un totale di 34.791 tra soci e dipendenti. Il fatturato (calcolato sul 60% delle start up iscritte) vede con i bilanci 2015 una produzione complessiva pari a 584 mln di euro (+260 sul 2014). Le start up in utile sono il 42,8% del totale e il capitale complessivo è pari a 351 milioni di euro.

“Il rapporto mette in evidenza tutte le luci della policy che ha avuto e sta avendo, con risultati molto significativi – ha detto Stefano Firpo, DG per la Politica Industriale, la Competitività e le Pmi del Mise -. Questo è un momento per riflettere, basandosi sull’evidenza dei dati, sui prossimi passi e su come far sì che l’ecosistema italiano possa consolidarsi e rafforzarsi”.

Per Carlo Mammola, AD Fondo Italiano d’Investimento, “il 2017 potrebbe essere veramente un anno di ulteriore svolta, ci sono energie concomitanti in movimento e al lavoro, bisogna che ci sia una regia affidata ovviamente al Mise”. “Il Fondo – ha aggiunto Mammola – sarà protagonista con varie iniziative che vedranno la luce già nei prossimi mesi. Perchè adesso è bene non mollare un millimetro per questa che è una sfida vitale per il paese”

“Siamo al bilancio del primo anno di attività del fondo Invitalia Ventures che abbiamo lanciato a supporto delle Start Up – ha poi evidenziato Salvo Mizzi, AD Invitalia Ventures -, un anno di crescita perchè gli investimenti in Start Up sono quasi raddoppiati. Dobbiamo fare ancora una lunga strada, siamo a quasi 200 milioni di investimenti, e lo scorso anno erano meno di 80. Ma non è sufficiente, dobbiamo anche capire da che parte andare per accelerare ulteriormente”.