Caos su bandi concessioni, ambulanti pronti a sciopero immediato

Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti: modificare Milleproroghe

FEB 3, 2017 -

Roma, 3 feb. (askanews) – A rischio fiere, sagre, mercati, chioschi e bancarelle. I lavoratori ambulanti sul piede di guerra contro la decisione del governo di prorogare le concessioni a fine 2018 senza specificare nulla sui bandi già avviati. Norma che ha creato “un vero e proprio caos procedurale”, spingendo Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti ad annunciare “forme di protesta immediate” a partire dallo “sciopero generale” oltre a denunce e azioni legali nel caso in cui il decreto, attualmente all’esame del Senato, dovesse confermare la proroga. “E’ una destabilizzazione assoluta dovuta all’incertezza amministrativa – hanno lamentato le due associazioni che mette a rischio 200mila attività con oltre 500mila lavoratori”.

Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti chiedono, quindi, all’esecutivo di approvare alcuni emendamenti al decreto milleproroghe che prevedono il rinvio dei termini soltanto per i Comuni che non si sono adeguati mentre lasciano invariate le norme per i Comuni virtuosi, che altrimenti verrebbero penalizzati dalla proroga. Attualmente su 8mila Comuni solo 2500 si sono adeguati.

“E’ un problema urgente, c’è in ballo il futuro delle attività. Gli operatori sono in stallo e non stanno investendo. La politica vuole soltanto assicurarsi due o tre voti in più e non gli importa degli operatori del settore”, ha lamentato Maurizio Innocenti, presidente di Anva Confesercenti. “Tutti dicono che bisogna togliere gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein – ha aggiunto – noi siamo d’accordo. Se ci sono le condizioni per uscire usciamo ma con un decreto legge che dia certezza e non con un ordine del giorno, così non si prende in giro nessuno”.

“Noi – ha incalzato il presidente della Fiva Confcommercio Giacomo Errico – non difendiamo gli interessi di qualcuno o qualcosa ma della gente che si alza la mattina e va al mercato a lavorare. Noi dalla Bolkestein ci vogliamo uscire ma con una legge non un ordine del giorno. Noi vogliamo essere messi in sicurezza perchè abbiamo fatto investimenti: se vogliono usare gli ambulanti per fare lotte di quartiere hanno sbagliato. Non vogliamo essere presi in giro da nessuno. Non siamo contro il provvedimento di proroga ma temiamo che con la proroga si voglia azzerare tutto”.

(Segue)