Euro, Moscovici:Italia cruciale,Ue non è duopolio Francia Germania

Commissario Ue Al Corsera: Su conti con Italia troveremo soluzione

GEN 20, 2017 -

Roma, 20 gen. (askanews) – L’Italia è cruciale per l’Euro. L’Europa non è un duopolio franco-tedesco. Lo sottolinea il commissario Ue per gli Affari economici, Pierre Moscovici, intervistato da Federico Fubini per il Corriere della Sera in occasione del Forum di Davos. A proposito della polemica sulla richiesta Ue di una manovra aggiuntiva e delle repliche italiane dice: «Non so da dove venga questa leggenda. Con Pier Carlo Padoan ho un rapporto costruttivo fra persone vicine. Anche questa volta. Forse c’è stata un’incomprensione fra noi, ma mai cattivo sangue. Ci siamo visti stamattina con l’idea di trovare una soluzione. Abbiamo tutti bisogno di un’Italia forte, che continui le riforme, sia credibile sul piano economico e abbia il suo posto nell’area euro con idee forti. Un’Italia capace di rispettare le regole europee sul debito».

Ma dovevate proprio mandare un’ingiunzione? «La lettera – risponde Monscovici – è il seguito della procedura avviata in autunno. Il governo italiano si era impegnato a un deficit all’1,8% del Pil nel 2017, poi è arrivato a 2,4%. C’è una parte di flessibilità che abbiamo accettato. Resta però uno scarto di 0,2%. Quindi abbiamo scritto a Padoan e cercheremo insieme le soluzioni perché l’Italia rispetti il criterio sul debito. E ci arriveremo, non ho vere preoccupazioni su questo. Dunque non c’è alcuna tensione. Spero non ci sia un malinteso. Se ci fosse, lo abbiamo cancellato Pier Carlo e io parlandoci qui a Davos». I populisti sono primi nei sondaggi in Olanda, Francia e Italia, e mai così forti in Germania.

«Il problema non è solo europeo, gli elettori del Michigan che sono mancati a Hillary non hanno l’euro. Il problema sono le disuguaglianze, non spariamo sul piani- sta-euro. E in Olanda gli xenofobi saranno forse il primo partito, ma non governeranno. Marine Le Pen non guiderà la Francia. In Germania i grandi partiti andranno avanti». E in Italia? «I miei amici sono nel Pd e trovo che Matteo Renzi abbia fatto un ottimo lavoro. Credo che non si possa confondere Beppe Grillo e la sindaca di Roma o Torino con Marine Le Pen. Lei è razzista, il suo partito è antimigranti e antieuropeo». M5S vuole un referendum sull’euro. «Io preferisco un’Italia fiera, felice di essere nell’euro. Bisogna che gli italiani prendano coscienza che per l’euro loro so- no una nazione indispensabile. Che l’euro non è un duopolio Parigi-Berlino, ma ci sono tre economie centrali e al cuore dell’euro: Germania, Francia e Italia».