Roma, 20 gen. (askanews) – L’inflazione quest’anno risalirà oltre l’1%, spinta dai rincari petroliferi, ma potrebbe essere frenata dai rinnovi contrattuali. Lo sostiene la Banca d’Italia nel bollettino esconomico, secondo cui l’inflazione risalirà “all’1,3% quest’anno e il prossimo (da -0,1% del 2016) e all’1,5% nel 2019” .
“Al significativo rialzo previsto per il 2017 – spiega Via Nazionale – concorrerebbero in primo luogo i più elevati prezzi dei beni energetici importati; al netto delle componenti più volatili l’indice aumenterebbe in maniera più graduale” nel 2017-2019. Ma “la moderazione delle dinamiche retributive previste sulla base dei recenti rinnovi contrattuali contribuirebbe a frenare la crescita dei prezzi”.
“I margini di profitto del settore privato – aggiunge Bankitalia – continuerebbero a espandersi in maniera contenuta, riflettendo il graduale miglioramento delle prospettive di crescita”. Alla fine del 2019 “avrebbero recuperato poco più della metà della caduta registrata tra il 2008 e il 2012”.