Riparte concertazione alla milanese, convergenza su periferie

Sala: condivisione anche su internazionalizzazione della città

GEN 13, 2017 -

Milano, 13 gen. (askanews) – Un incontro di oltre due ore a Palazzo Marino tra Comune di Milano, parti sociali e produttive si propone di avviare una nuova stagione di concertazione alla milanese fatta di verifiche semestrali e tavoli tematici. E’ il modello già adottato durante Expo 2015 che ha due linee guida: lo sviluppo dell’attrattività internazionale della città da una parte e l’attenzione per le periferie dall’altra. Due binari che tanto il Comune quanto i sindacati e le organizzazioni intendono tenere uniti. All’incontro hanno partecipato tra gli altri, oltre al sindaco Giuseppe Sala, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il segretario della Camera del lavoro Massimo Bonini e il segretario della Cisl milanese Danilo Galvagni.

“C’è stata una grande condivisione – ha detto il sindaco di Milano, Fiuseppe Sala, al termine dell’incontro – di quello che è il nostro progetto che si è sostanziato in ‘Fare Milano’, poi ognuno ha aggiunto i suoi suggerimenti e le sue esigenze. Ne è venuta fuori una richiesta, di tutti, di ragionare in termini di Città Metropolitana. È venuta fuori una richiesta di definire, ancora con più precisione, i tempi della nostra azione, però mi pare un atteggiamento molto positivo. Ci siamo lasciati con la promessa che questo Tavolo si riunirà semestralmente, per verificare l’avanzamento del nostro programma, ma sotto ci sono altri Tavoli, per esempio quello delle periferie, a cui parteciperanno quelle componenti che più avranno un ruolo attivo, come, ad esempio, i sindacati e la Camera di Commercio”.

“Tutti condividono l’idea che bisogna, con la stessa intensità, lavorare sul gruppo internazionale della città. Abbiamo mostrato dei dati, che sono di oggi, che sono straordinari, di turismo: a novembre/dicembre abbiamo avuto +20% nella media, rispetto all’anno precedente. Veramente incredibile” ha aggiuntò Sala. Un banco di prova è il tentativo di ottenere dall’Ue il trasferimento a Milano dell’Agenzia europea del farmaco Ema. “Tutti sono convinti che sia una battaglia importante. Non sarà facile, sono tante le città che vorranno averla, ma tutti sono convinti che il tema delle periferie è centrale” ha continuato. Tra gli obiettivi c’è quello di offrire agli artigiani spazi comunali dismessi nei quartieri periferici.