Mps, Passera: piano fallito perchè complicato e oneroso

Venti miliardi per le banche potrebbero non bastare

GEN 13, 2017 -

Nuova Delhi, 13 gen. (askanews) – “Il loro tentativo è finito male perchè hanno prevalso atteggiamenti che nulla hanno a vedere con l’interesse del Paese e della banca. Non hanno voluto nemmeno conoscere i nomi dei miei investitori”, così. Corrado Passera, ex da Intesa San Paolo ed ex ministro dello sviluppo economico nel governo Monti, in una intervista al quotidiano La Repubblica, spiega i motivi del fallimento dell’aumento di capitale di 5 miliardi di Mps rivolto ai privati. Passera aveva proposto un piano alternativo a quello elaborato per Mps da Jp Morgan, ma il suo progetto era stato rispedito al mittente dalla banca senese.

“La struttura dell’operazione e il piano erano poco interessanti per chi investe, molto complicati e molto onerosi. L’intervento dello Stato in Mps è una sconfitta dell’intero sistema: che almeno porti più trasparenza”, sottolinea Passera.

Per quanto riguarda i soldi messi sul piatto dal Tesoro per la partita Mps e altre criticità, “senza strategie coraggiose i 20 miliardi pubblici non bastano: decine di istituti minori sono preoccupati”, conclude l’ex banchiere.