Energia, Federico Testa uomo dell’anno della Staffetta Quotidiana

Il premio per l'impegno profuso sull'efficienza energetica

GEN 3, 2017 -

Roma, 3 gen. (askanews) – Federico Testa, presidente dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo eocnomico sostenibile), è l’uomo dell’anno 2016 della Staffetta Quotidiana, testata specializzata in energia pubblicata dal 1933 dalla Rivista Italiana del Petrolio.

Giunto alla sua 25ma edizione, il premio è un riconoscimento alla persona che nell’anno ha dato un contributo particolarmente significativo nel settore energetico, sapendone interpretare esigenze, tendenze e cambiamenti.

“Quest’anno – spiega Staffetta Quotidiana – la scelta della redazione è caduta su Testa in primo luogo per la centralità assegnata nella sua azione di presidente dell’Enea al tema dell’efficienza energetica. Tema in passato a lungo trascurato ma da alcuni anni sempre più protagonista delle policy e delle strategie delle imprese. La determinazione con cui nel 2016 ha portato avanti nei dibattiti e nel dialogo con le istituzioni un set di proposte su ecobonus e sismabonus è stata decisiva per la gestazione dell’articolo 2 della legge di Bilancio. Una proposta che deve molto all’elaborazione delle strutture tecnico-scientifiche dell’Enea e che potrebbe portare a un rilancio degli investimenti di riqualificazione nell’edilizia”.

“Il premio, inoltre – prosegue Staffetta Quotidiana -, va all’Enea come istituzione e al suo ruolo storico – a lungo indebolito dai ripetuti commissariamenti, dalla burocratizzazione e dalle interferenze della politica – di centro pubblico di conoscenza e competenze scientifiche e tecnologiche, a servizio del mondo produttivo, del decisore pubblico, del consumatore. Un ruolo con un grande bisogno di rilancio e verso cui l’azione di Testa ha cercato di puntare: riorganizzando l’Agenzia, riavviando e normalizzando il dialogo con le altre realtà della ricerca, rafforzando i rapporti con le grandi imprese e sforzandosi di raggiungere le Pmi, storicamente escluse dalla catena del trasferimento tecnologico”.