Tim: non ci sono esuberi, ampia disponibilità su trattativa

Azienda impegnata in piano investimenti di 4,5 miliardi

DIC 13, 2016 -

Roma, 13 dic. (askanews) – TIM smentisce qualsiasi indiscrezione relativa all’individuazione di esuberi all’interno della società e all’avvio di procedure di legge conseguenti. L’azienda ha più volte ribadito alle organizzazioni sindacali la volontà dell’attuale management di salvaguardare il perimetro organizzativo e di gestire le eccedenze produttive attraverso processi di formazione e riqualificazione professionale che porteranno a un più efficace impiego delle competenze dei singoli, consentendo l’internalizzazione di attività ad alto valore aggiunto e il potenziamento delle attività legate al core business aziendale.

TIM – si legge in un comunicato – ha inoltre avviato un piano straordinario di contenimento dei costi di struttura e di miglioramento della spesa senza influenzare, neppure in minima parte, il livello degli investimenti previsti né l’attuale costo del lavoro.

TIM, infatti, è fortemente impegnata per lo sviluppo delle infrastrutture e per la digitalizzazione del Paese grazie a un piano di investimenti di 4,5 miliardi di euro per lo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile nel triennio 2016-2018. Un impegno che ha permesso già a inizio novembre di centrare gli obiettivi di copertura della fibra ottica e del 4G previsti per la fine del 2016, e di incrementarli ulteriormente. Questi risultati hanno consentito all’ azienda anche di incrementare il fatturato registrando il miglior risultato dal 2007 delle attività in Italia.

Allo stesso tempo è stato avviato un confronto con le organizzazioni sindacali finalizzato alla ricerca di soluzioni che consentano di adeguare le previsioni dell’accordo del maggio del 2008 alle mutate condizioni di mercato e alla conseguente esigenza di migliorare i livelli di servizio per la clientela anche nella prospettiva, in particolare, di condividere misure e soluzioni normative a sostegno degli inevitabili progetti di riqualificazione e riposizionamento professionale, funzionali a nuova occupabilità aziendale sostenibile.

“La trattativa sindacale è improntata ad ampia disponibilità a discutere ed è ispirata ad una filosofia di recupero di produttività interna e una redistribuzione degli auspicabili risultati ottenuti”.

La disdetta dell’accordo del 2008, purtroppo storicamente privo di scadenza, e non della contrattazione di secondo livello, va letta come peraltro chiarito ai sindacati, quale adempimento finalizzato ad avviare un nuovo tavolo di confronto caratterizzato da celerità e certezza dei tempi di trattativa.