Alcoa, Fim Cisl: prosegue impegno Governo ma non abbassare guardia

"Arrivate diverse manifestazioni d'interesse"

DIC 1, 2016 -

Roma, 1 dic. (askanews) – Oggi presso sede della presidenza Regionale della Sardegna si sono incontrate le Organizzazioni sindacali Nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm con il ministro Calenda. “Ancora c’è molta strada da fare – ha dichiarato il coordinatore nazionale siderurgia Fim Cisl Raffaele Apetino – quindi nessun trionfalismo ma è stato raggiunto un accordo con Alcoa per evitare lo smantellamento dell’impianto di Portovesme, mentre ieri è iniziata la fase di due diligence sotto la regia di Invitalia, presente al tavolo odierno, che si concluderà entro le prossime quattro settimane”.

“Allo stato attuale – ha aggiunto – il ministro Calenda ha dichiarato, durante l’incontro, che sono arrivate diverse manifestazioni di interesse oltre a quella già annunciata di Sider-Alloys al momento al vaglio per verificarne líaffidabilità e la consistenza industriale e finanziaria delle stesse. Restano comunque da risolvere con Alcoa la questione relativa alle bonifiche del sito in particolare quella sulle falde acquifere e comunque le parti sono vicine alla definizione di un accordo. Il dialogo con la multinazionale resta aperto ed è fissato un nuovo incontro con il ministro Calenda e Alcoa per martedì 6 dicembre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico”.

“Come espresso dalle organizzazioni sindacali a partire dalla Fim Cisl e dal ministro Calenda a cui riconosciamo un forte impegno politico e personale – ha concluso -, la lunghezza e la drammaticità di questa vertenza è specchio dell’incapacità che negli anni ha avuto le istituzioni e la politica in particolare quella locale, nel responsabilizzare le multinazionali nella ricerca di soluzioni industriali sostenibili e dotarle delle necessarie infrastrutture capaci di renderle competitive. Questa resta ancora una vertenza difficile a cui noi non abbasseremo la guardia e non molleremo di un centimetro nellíinteresse dei lavoratori di Portovesme e del Sulcis”.