Domani trasporti a rischio per lo sciopero generale

In tutta Italia

OTT 20, 2016 -

Roma, 20 ott. (askanews) – Domani possibili disagi nei trasporti e nei servizi pubblici e privati per lo sciopero generale proclamato dai sindacati autonomi Usb, Unicobas e Usi. Alla protesta, che riguarderà tutte le categorie pubbliche e private, hanno aderito anche altre sigle di base: Si Cobas, Adl e Cub trasporti Lazio.

Lo sciopero è stato indetto “per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale, per difendere e applicare la Costituzione del 1948 e per dire basta al governo Renzi e al massacro sociale”. Ecco come sarà articolato: pubblica amministrazione (agenzie fiscali, enti locali, ministeri, parastato presidenza del consiglio, ricerca, scuola e università) intera giornata; sanità da inizio turno del 21 ottobre a fine orario del turno serale dello stesso giorno; vigili del fuoco, personale operativo turnista dalle 09 alle 13; personale giornaliero o amministrativo intera giornata.

Nel settore privato: intero orario di servizio. I turnisti delle centrali di produzione elettrica e idroelettrica sciopereranno seguendo il calendario prestabilito secondo la legge 146/90. Nel trasporto aereo: personale navigante e operativo da mezzanotte alle 23.59 con il rispetto delle fasce e dei voli garantiti.

Intero turno per i lavoratori normalisti o non operativi.

Nelle ferrovie, il personale addetto alla circolazione dalle 09.01 alle 17. Il personale fisso per l’intero turno. Nel trasporto marittimo, il personale viaggiante da un’ora prima delle partenze del 21 ottobre e il personale amministrativo per l’intero turno. Disagi anche per i collegamenti con le isole minori: personale viaggiante da mezzanotte alle 24 del 21 ottobre; intero turno per il personale amministrativo.

Trasporto pubblico locale e trasporto merci e logistica: intera giornata, articolato a livello territoriale col rispetto delle fasce di garanzia, che variano da città a città. Anas: intero turno da mezzanotte alle 24 del 21 ottobre. Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali.

Lo sciopero vedrà numerose iniziative territoriali tra cui Milano, Torino, Genova, Bologna, Vicenza, Firenze, Napoli, Foggia, Bari, Santeramo in Colle, Potenza, Catanzaro, Catania, Palermo e Cagliari.

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