Cassano: Casse investano in economia reale, ma garantire capitale

A Bari il forum della Cassa nazionale previdenza dei ragionieri

OTT 18, 2016 -

Milano, 18 ott. (askanews) – Sì agli investimenti delle casse previdenziali nell’economia reale, ma mantenere come priorità la garanzia della protezione del capitale e il sostegno del futuro pensionistico degli iscritti: è la valutazone espressa da Massimo Cassano, sottosegretario al Lavoro, intervenendo al forum “Previdenza e professioni: sinergie per uscire dalla crisi” organizzato dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri guidata da Luigi Pagliuca, in collaborazione con l’Unione Interregionale ragionieri commercialisti di Puglia e Basilicata e l’Odcec di Bari.

“Investire significa creare occupazione e crescita economica – ha detto Cassano – Per i professionisti, significa assicurare loro la pensione e gli interventi in materia di welfare e assistenza con i quali sostenere la libera professione e la creazione di start-up. Di conseguenza, per le Casse è molto importante investire ma lo è altrettanto che tale investimento garantisca la protezione del capitale”.

Si tratta di una visione largamente condivisa, anche se con leggere prospettive diverse, come è emerso nel corso del forum.

“Credo che le Casse possano dare un grande contributo allo sviluppo economico del Paese – ha infatti sottolineato Lello Di Gioia, presidente della Commissione Parlamentare di Controllo sull’attività degli Enti Gestori di Forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale – con un’attenzione ai rendimenti per garantire il pagamento delle pensioni. È il momento di discutere di possibili interventi sull’economia reale: a breve presenteremo una proposta di legge perché dopo 20 anni c’è la necessità di un nuovo assetto. Molto interessante per i giovani – ha aggiunto Di Gioia – è il nuovo progetto dedicato ai futuri esperti contabili che consentirà un’alternanza studio e lavoro”.

“Anche gli enti previdenziali faranno la loro parte, in particolare la nostra Cassa, grazie a un percorso professionalizzante, con appositi protocolli di intesa – ha evidenziato Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri – sarà in grado di offrire nuove opportunità legate alla professione dell’esperto contabile. Le risorse degli enti pensionistici servono a costruire il futuro previdenziale degli iscritti. Ma possono contribuire a fa ripartire la nostra economia, perché in un Paese che gira, girano le libere professioni e, di conseguenza, le Casse”.

Secondo Pasquale Pace, vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari, “occorre fare ogni sforzo per migliorare le prestazioni e il tema si innesta sulle proposte che lo Stato ha recentemente avanzato: da un lato emerge la richiesta di investire in progetti di rilancio dell’economia nazionale, dall’altro l’esigenza, sempre più sentita dalle Casse, di operare scelte oculate nel perseguire tale progetto”.

“Per gli enti di previdenza ci sono opportunità di investimento – ha ricordato il vicepresidente Cnpr Giuseppe Scolaro – La Cassa Ragionieri ha modificato il suo disciplinare andando a prevedere la destinazione del 5% del suo patrimonio da destinare all’investimento in economia reale del Paese. Stiamo valutando altri investimenti con l’obiettivo di coniugare la crescita e i rendimenti per l’ente previdenziale”.

“Ora – ha poi aggiunto Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cnpr – sono necessarie riflessioni sulla partecipazione dei fondi pensione di categoria ai progetti di rilancio dell’economia italiana e, di conseguenza, di quelle aziende per le quali i professionisti costituiscono un innegabile supporto. La vera sfida sarà quella di offrire ai giovani nuove opportunità legate alla professione di esperto contabile che può rappresentare un ricambio generazionale anche per la Cassa Ragionieri che, in un momento in cui la professione sta “invecchiando” e può guardare con maggiore ottimismo al futuro”.

In conclusione Luca Failla, docente di Diritto del Lavoro Università degli Studi di Milano e Lum Casamassima, “gli enti possono immaginare forme di investimento che aiutino il sistema Paese ma questo deve avvenire nell’ambito di una strategia controllata e sicura, dove il primo fondamentale passo deve arrivare dal governo”.

(nella foto, da sinistra: Pasquale Pace, Luigi Pagliuca, Massimo Cassano)