Lavoro, Ilo: con la crisi disoccupati nel mondo saliti a 200 mln

Quadro pesante tra i giovani, resta divario uomini-donne

OTT 12, 2016 -

Roma, 12 ott. (askanews) – Dal 2008 al 2015 il numero dei disoccupati nel mondo è aumentato di 30 milioni, sfondando la soglia dei 200 milioni di persone. Il quadro è ancora più allarmante tra i giovani: la disoccupazione giovanile si attesta infatti a un livello più elevato rispetto al tasso di disoccupazione del totale della popolazione in età lavorativa, in molti casi è superiore del doppio. E’ quanto rileva il rapporto 2015 dell’Ilo (International labour office) presentato alla Camera.

Sono occupati più uomini che donne. Il tasso di occupazione femminile è cresciuto in maniera significativa nell’ultimo secolo, ricorda l’Ilo, ma resta inferiore di 26 punti percentuali rispetto a quello dei maschi. I dati più recenti confermano un divario retributivo di genere al 20%.

Per quanto riguarda i lavoratori in condizione di povertà estrema il numero è calato negli ultimi decenni, ma circa 319 milioni di individui vivono ancora con meno dell’equivalente di 1,25 dollari al giorno. I migranti in cerca di lavoro è oggi pari a 232 milioni, numero superiore del 50% rispetto a quello registrato nel 1990. Sul versante sicurezza, ogni anno si registrano 2,3 milioni di morti sul lavoro cui si aggiungono le conseguenze delle malattie professionali. Infine, ci sono ancora 168 milioni di bambini che lavorano e 21 milioni di vittime del lavoro forzato.