Ocse lancia allarme sui giovani, i Neet sono 40 milioni

Sono il 15% della popolazione under 30 ma in Italia sfiorano 30%

OTT 5, 2016 -

Roma, 5 ott. (askanews) – L’Ocse lancia l’allarme sui Neet, un esercito che nel 2015 è arrivato a 40 milioni nei paesi aderenti all’organizzazione e che rappresentano il 15% della popolazione under 30. “Di questi 40 milioni – sottolinea l’Ocse – oltre due terzi non cercato attivamente un lavoro”. Il reddito lordo che i Neet avrebbero potuto generare nel 2014 è stato stimato tra 360 e 605 miliardi di dollari, pari allo 0,9-1,5% del pil dell’area Ocse.

“Nell’area Ocse sostenere la transizione dei giovani verso un percorso più lungo di studi o un’attività lavorativa – si legge nel rapporto – è in cima all’agenda politica, come evidenziato dall’obiettivo del G20 di ridurre del 15% il numero dei giovani che sono meno qualificati, che sono nella condizione di Neet o che lavorano nell’economia sommersa”.

Dalla fotografia scattata dall’Ocse, la situazione dell’Italia è tra le peggiori tra i paesi aderenti all’organizzazione. La percentuale dei neet sulla popolazione dei giovani in Italia è intorno al 26%, quasi il doppio della media Ocse e solo in Turchia l’incidenza è maggiore con il 30%.

Nei paesi del Nord Europa, Islanda e Germania invece la percentuale dei neet sul totale dei giovani è inferiore al 10%.