Pensioni, Inps: da immigrati 8 mld contributi, ma ne ricevono 3

Ogni anno 300 mln "regalati" a italiani, fino a oggi un punto Pil

LUG 7, 2016 -

Roma, 7 lug. (askanews) – Gli immigrati danno allo Stato più di quanto ricevono. In Italia, infatti, versano ogni anno 8 miliardi di euro di contributi sociali e ne ricevono solo 3 in termini di pensioni e altre prestazioni, con un saldo netto di circa 5 miliardi. E’ quanto sottolinea il presidente dell’Inps, Tito Boeri, nella prefazione del rapporto annuale dell’istituto.

“Dietro alle spinte centrifughe che sembrano mettere in discussione la sopravvivenza stessa dell’Unione europea – dice Boeri – c’è una tensione latente fra la forte domanda di protezione sociale alimentata da anni di crisi e cambiamenti strutturali e il timore che i forti flussi migratori in atto possano minare le fondamenta del welfare state. Sono, per lo più, preoccupazioni infondate”.

Il presidente dell’Inps precisa che a fronte dei contributi netti versati dagli immigrati ci saranno un domani delle prestazioni, perché gli immigrati di oggi faranno parte dei pensionati di domani. “Ma è anche vero – aggiunge – che in molti casi i contributi previdenziali degli immigrati non si traducono poi in pensioni”.

L’Inps ha calcolato che fino a oggi gli immigrati hanno “regalato” circa un punto di Pil di contributi sociali a fronte dei quali non sono state loro erogate delle pensioni. E ogni anno questi contributi a fondo perduto degli immigrati valgono circa 300 milioni. “Per rassicurare i cittadini sul fatto che la protezioneLa protezione sociale non solo non è incompatibile con l’immigrazione, ma addirittura può avvantaggiarsi dalla mobilità del lavoro – aggiunge – occorre legare strettamente le prestazioni alle contribuzioni ovunque queste siano state versate”.