Sace pubblica bilancio sostenibilità 2015

Internazionalizzazione, welfare aziendale e ambiente gli assi

GIU 27, 2016 -

Roma, 27 giu. (askanews) – Sace (Gruppo Cdp) innova l’approccio alla responsabilità sociale d’impresa e pubblica il primo Bilancio di Sostenibilità improntato alla misurazione del valore condiviso generato dall’azienda (corporate shared value) grazie al coinvolgimento di oltre 400 interlocutori in un processo di consultazione inedito per dimensioni e strutturazione.

Con l’edizione 2015 del Bilancio di Sostenibilità, Sace ha infatti inaugurato un nuovo metodo per la definizione dei temi prioritari su cui concentrare gli sforzi di rendicontazione, partendo dal confronto con un paniere ampio e diversificato di oltre 400 stakeholder, tra imprese, banche, opinion leader e media, dipendenti e top manager della società.

“Abbiamo messo in atto una piccola ‘rivoluzione copernicana’ che ci ha consentito di uscire da una logica autoreferenziale e rendere il Bilancio di Sostenibilità un vero strumento a supporto delle strategie aziendali – spiega Paolo Cerino, Responsabile Csr di Sace -. Ascoltando i nostri stessi interlocutori, abbiamo avuto la chiara conferma che il nostro contributo alla collettività risiede in primis nel supporto all’internazionalizzazione, alla crescita economica e al welfare aziendale. Una consapevolezza che ci rafforza e ci consente di fissare obiettivi sempre più mirati per il futuro”.

Il Bilancio, redatto secondo il più accreditato standard internazionale di rendicontazione di sostenibilità (linee guida G 4 del Global Reporting Initiative), ha ottenuto da parte di TÜV Italia, organismo certificatore indipendente del gruppo internazionale TÜV SÜD, la valutazione di conformità rispetto a tutti i requisiti selezionati e applicabili delle linee guida.Key findings

Sostegno all’internazionalizzazione e alla crescita, attenzione alle proprie persone e al welfare aziendale sono i principali aspetti passati sotto la lente del Bilancio di Sostenibilità 2015 di Sace, oltre all’impegno socio-ambientale.

Confermata la mission a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, con particolare attenzione alle più piccole, che rappresentano oltre l’80% della base clienti. Il portafoglio complessivo di operazione dell’intero perimetro di Sace ha raggiunto gli 81 miliardi di euro, 40,7 miliardi dei quali riferiti a operazioni di export e internazionalizzazione, in aumento dell’11,6% rispetto al 2014.

Il Bilancio 2015 conferma poi il quadro di un’azienda che conta su personale qualificato e giovane, e che investe in formazione, valorizzazione delle diversità e iniziative di engagement.Dei 723 dipendenti attuali (il 97% dei quali impiegati a tempo indeterminato), il 74% è laureato e ben il 68 % ha meno di 45 anni; nel corso del 2015 Sace ha assunto 69 persone e ha erogato, al proprio interno, 13.828 ore di formazione. Le donne rappresentano il 52% del personale e il 30% del corpo dirigente (dati sopra la media nazionale); il salary gap tra uomini e donne non risulta particolarmente significativo e tende a essere leggermente favorevole alle donne nei gradi impiegatizio e quadro, testimoniando una sostanziale omogeneità di composizione retributiva tra i due generi.

Infine, Sace ha integrato la valutazione degli impatti ambientali nelle attività di due diligence sia per le operazioni di export credit (in applicazione dei Common Approaches dell’OCSE) sia per le altre tipologie (su base volontaria, andando oltre gli obblighi previsti dalla normativa internazionale).