In Italia alimentari più cari di media Ue e tabacco più economico

Studio comparativo di Eurostat

GIU 15, 2016 -

Roma, 15 giu. (askanews) – Prezzi alimentari più cari della media europea in Italia, laddove gli alcolici e soprattutto i tabacchi risultano più economici. E’ la fotografia che emerge da uno studio comparativo di Eurostat. Fissata a 100 la media dell’intera Ue a 28, in Italia il livello dei prezzi di alimentari e bevande non alcoliche si attesta a quota 110. Pane e cereali sono al 116 per cento nella Penisola, la carne a 112 e latte, latticini e uova al 121 per cento. Uno scarto, quest’ultimo, che oltrepassa quindi di più di 20 punti percentuali la media.

Sui prezzi delle bevande alcoliche invece l’Italia ottiene un indice di 98, appena al di sotto della media. E sui tabacchi è al 91 per cento: quasi dieci punti sotto, secondo Eurostat.

Ad ogni modo il quadro nel Vecchio Continente è quanto mai variegato. Eurostat ha misurato le divergenze rispetto alla media Ue, ma non si è limitata ai soli Paesi dell’Unione, includendo nella sua elaborazione anche i Paesi vicini o confinanti che non vi aderiscono.

E così spicca che lo Stato in assoluto più caro su alimentari e bevande non alcoliche è la Svizzera, con un indice a 173 e che addirittura sulla carne raggiunge uno spettacolare 254 per cento: in pratica costa oltre 2 volte e mezza quello che mediamente si paga nell’Ue. Prezzi molto elevati anche in Norvegia, con l’indice a 159 su alimentari e bevande non alcoliche, e ai massimi assoluti su alcolici, 250 per cento e tabacchi, 220 per cento.

I tabacchi risultano carissimi anche in Gran Bretagna, al 218 per cento nel Paese che il 23 giugno terrà un referendum per decidere se restare o meno nell’Unione. E molto alti sono anche i costi degli alcolici, a quota 163, laddove le altre voci sono solo moderatamente superiori alla media (111 per cento alimentari e bevande non alcoliche). Un altro Paese Ue molto caro è la Danimarca, anzi è il più caro dell’Unione su alimentari e bevande a quota 145 per cento.

All’opposto i prezzi più bassi sugli alimentari si registrano in Polonia, appena 63 per cento, Romania, 65 per cento e Bulgaria, 70 per cento. Livelli ancor più ridotti si registrano in Macedonia, al 58 per cento. Ma lo scarto al ribasso più marcato in assoluto è sui tabacchi, che sempre in Macedonia costano appena un quarto della media Ue, il 25 per cento. Livelli Bassissimi anche in Albania (34%), Serbia e Montenegro (35%). Ma anche in Bulgaria, con il tabacco al 60 per cento.