Ue, Padoan vede collega slovacco Kazimir. Priorità Italia è lavoro

Colloqui hanno toccato governance Ue, lotta evasione, investimenti

GIU 13, 2016 -

Roma, 13 giu. (askanews) – Creazione di posti di lavoro. governance Ue, lotta all’evasione fiscale, investimenti, Unione bancaria. Questi i temi principali toccati a Bratislava nell’incontro bilaterale tra il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e il ministro delle finanze della repubblica slovacca Peter Kazimir nel quale si sono affrontati anche gli scenari legati a una possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

La Repubblica Slovacca assumerà la presidenza di turno dell’Unione europea nel prossimo semestre, dall’1 luglio al 31 dicembre, e il bilaterale sarà una opportunità per confrontarsi sull’agenda dell’Ecofin e in particolare sulle proposte che stanno a cuore al governo italiano.

“La crescita in Europa e in Italia – ha detto Padoan dopo l’incontro, secondo quanto riportato dal Mef – è insoddisfacente, la creazione di posti di lavoro è la priorità del governo italiano. Le istituzioni europee devono essere più sensibili a crescita e occupazione, oltre che a integrazione e stabilità”.

Padoan ha poi osservato che “serve impegno politico per migliorare la governance europea: con Kazimir siamo d’accordo che l’Europa dev’essere parte dellla soluzione e non parte dei problemi dei cittadini europei. Perché ciò avvenga è necessario migliorare la governance e quindi ci vuole un impegno politico condiviso”.

“Nel corso dell’incontro con il ministro Kazimir – ha proseguito Padoan – abbiamo toccato vari temi, a partire dalla lotta all’evasione fiscale ma più in generale siamo d’accordo che serva un regime condiviso in materia tributaria. L’Italia intende portare avanti la voce dell’Europa nell’ambito del G20 per costruire soluzioni globali all’evasione internazionale. Più efficacia nel contrasto all’evasione significa disporre di più risorse complessivamente, che consentono di trovare un equilibrio migliore facendo pagare individualmente meno tasse”.

Quanto poi agli investimenti, elemento importante della domanda aggregata, il ministro dell’Economia ha aggiunto: “abbiamo poi parlato di come si può rafforzare la strategia europea per gli investimenti, e quindi come usare al meglio il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS o EFSI) collegato al piano Juncker”.

Ultimo, non in ordine d’importanza, tra i temi trattati, lo schema di assicurazione contro la disoccupazione ciclica. “Si tratta – ha concluso Padoan – di uno strumento per intervenire nei paesi che affrontano difficoltà temporanee. In una unione monetaria non si possono gestire crisi economiche tramite il tasso di cambio e quindi c’è il rischio che gli aggiustamenti si concentrino sul mercato del lavoro. Risorse comuni e temporanee permettono di mitigare gli effetti di una crisi. Certo, accanto a a questa dimensione anticiclica c’è una dimnesione strutturale sulla quale occorre lavorare per ridurre la disoccupazione, fra i giovani”.