Istat: rallenta la deflazione, a maggio prezzi -0,3%

In frenata per l'aumento dei tabacchi (+2%)

MAG 31, 2016 -

Roma, 31 mag. (askanews) – Rallenta la deflazione. A maggio, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione su base annua pari a -0,3% (era -0,5% ad aprile).

Il ridimensionamento della flessione su base annua dell’indice generale è principalmente da attribuire all’inversione di tendenza dei prezzi dei Tabacchi (+2%, da -0,3% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+0,3%, da -0,5% del mese precedente).

La persistenza delle dinamiche deflazionistiche è in gran parte riconducibile ai forti cali dei prezzi dei Beni energetici (-8,2% rispetto a maggio 2015), al netto dei quali l’inflazione è pari a +0,5% (era +0,4% ad aprile).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l'”inflazione di fondo”, accelera a +0,6% (da +0,5% di aprile).L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,3% (era -0,4% ad aprile).

L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’incremento dei prezzi dei Tabacchi (+2,4%), dei Beni energetici non regolamentati (+1,7%) e degli Alimentari non lavorati (+1,0%).

Rispetto a maggio 2015, i prezzi dei beni registrano una lieve attenuazione della flessione (-1,0%, da -1,1% di aprile), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è stabile a +0,4%. Di conseguenza, rispetto ad aprile 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di un decimo di punto percentuale. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,3% su base mensile e diminuisce dello 0,3% su base annua (era -0,4% ad aprile).