Roma, 31 mag. (askanews) – Nel primo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1% nei confronti del primo trimestre del 2015. L’Istat conferma così la stima preliminare diffusa il 13 maggio precisando che si tratta di dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati.
Il primo trimestre del 2016 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2015.
La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,6%.
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna (i consumi finali nazionali e gli investimenti fissi lordi) sono aumentati entrambi dello 0,2%. Le importazioni sono diminuite dello 0,9%, le esportazioni dell’1,5%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,2 punti la spesa delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private e contributi nulli della spesa della Pubblica Amministrazione e degli investimenti fissi lordi. Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil (+0,2 punti percentuali), mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell’industria (0,9%) e dei servizi (0,2%), mentre quello dell’agricoltura è diminuito del 2,4%.
Nel primo trimestre, il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% in Germania, dello 0,6% in Francia, dello 0,4% nel Regno Unito e dello 0,2% negli Stati Uniti. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2% nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dell’1,6% in Germania e dell’1,4% in Francia. Il PIL dei paesi dell’area Euro, è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.