Barilla raddoppia lo smartworking: da 4 a 8 giorni al mese

Dal 2010 -19% consumi idrici, -23% emissioni gas serra

MAG 26, 2016 -

Milano, 26 mag. (askanews) – “Buono per te, buono per il Pianeta”. Per Barilla è una strategia di impresa che punta al benessere delle persone, dell’ambiente e della comunità. In concomitanza con la presentazione del bilancio aziendale, il gruppo ha presentato i risultati di questa strategia che contribuisce alla più complessiva crescita economica.

Innanzitutto dal 2010, 219 prodotti Barilla hanno visto una riduzione dei livelli di zuccheri, grassi e sale, ma anche di un aumento del contenuto di fibre e di farine integrali. Solo negli ultimi 3 anni Barilla ha ridotto i grassi totali e i grassi saturi in 73 prodotti, e il sale in 15 prodotti. Il gruppo inoltre ha potenziato lo sviluppo dei progetti di agricoltura sostenibile: nel 2015 ha acquistato 140.000 tonnellate di grano duro sostenibile (+50% rispetto al 2014) da 1.300 aziende agricole. Allo stesso tempo ha triplicato – dal 6% al 18% – la quota di materie prime strategiche acquistate da filiere gestite responsabilmente: l’obiettivo è raggiungere il 100% entro il 2020.

Per il benessere del Pianeta ma anche dei propri dipendenti inoltre ha raddoppiato le giornate di smart-working: ogni mese sono salite a 8 le giornate in cui gli impiegati d’ufficio possono decidere di lavorare da casa senza recarsi in ufficio. In questo modo secondo le stime dell’azienda ogni impiegato (e ad oggi sono circa 1.600 quelli coinvolti, pari al 74% del totale e in maggioranza donne) potrà risparmiare oltre 2mila euro e parallelamente contribuirà a una riduzione pro-capite di 665 chili di Co2, pari a quella assorbita da 33 alberi in un anno.

Tornando al tema dell’ambiente, tout court, negli ultimi 5 anni il Rapporto di sostenibilità Barilla dice che c’è stata una riduzione del 19% dei consumi idrici e del 23% delle emissioni di gas serra, per ogni tonnellata di prodotto. Tra le innovazioni che vanno in questa direzione il progetto del “Treno del Grano”: un nuovo raccordo ferroviario per il trasporto del grano duro da Ravenna a Parma, il che significa avere circa 3.300 camion in meno sulle strade, con una riduzione di 1.100 tonnellate di emissioni di gas serra.