Banche, Padoan: in Italia sono troppe, servono altre aggregazioni

"Il processo deve andare avanti"

MAG 19, 2016 -

Roma, 19 mag. (askanews) – “Sono necessarie altre aggregazioni”; il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in un’intervista a La Stampa, torna a promuovere le unioni tra le banche per rafforzare l’intero sistema creditizio.

“Il governo lavora da più di due anni a riforme strutturali del settore: delle banche popolari, di quelle cooperative, delle fondazioni bancarie. Abbiamo assistito alla nascita del Fondo Atlante, abbiamo preso misure per accelerare le procedure concorsuali ed il recupero crediti. I vincoli normativi da parte dell’Europa oggi sono molto più forti di ieri. Abbiamo fatto tutto quanto è lecito fare, e per questo – sottolinea Padoan – è importante che il sistema decida in autonomia tutte le iniziative ulteriori con una valenza di stabilità sistemica. Il nostro lavoro è ispirato da una filosofia di fondo: favorire le aggregazioni. Ebbene, il processo deve andare avanti, perché in Italia ci sono ancora troppe banche”.

E, in merito alle indiscrezioni su un prossimo cambio della guardia ai vertici di Unicredit, Padoan risponde: “Io rispetto l’autonomia del settore. Non sta a me dare indicazioni sulle decisioni che spettano agli azionisti: ciò che conta è che esse vengano prese avendo come unico obiettivo la sana e prudente gestione”.

E sul confronto tra Roma e Berlino sul tema banche, il ministro sottolinea che “le cose che ci dividono ancora dalla Germania hanno a che vedere con i passi da fare per il futuro dell’Unione bancaria. Noi siamo favorevoli ad un meccanismo di garanzia comune, la Germania no. Noi siamo contrari a introdurre vincoli per l’esposizione delle banche ai debiti sovrani, loro sono a favore. Normale dialettica”.