Fida-Confcommercio: negozi alimentari resistono alla burrasca

"Pressione fiscale resta ostacolo alla crescita delle aziende"

MAG 4, 2016 -

Roma, 4 mag. (askanews) – Le imprese del dettaglio alimentare “resistono alla burrasca” della crisi economica ma il fisco ne frena la crescita. Lo sostiene la Fida-Confcommercio sulla base dell’osservatorio congiunturale sul secondo semestre 2015, realizzato in collaborazione con Format Research. Un’indagine che rileva un miglioramento “nel clima di fiducia delle imprese del dettaglio alimentare, ma appare chiaro come la via della ripresa, per quanto imboccata, sia ancora lunga e complessa”.

“Manca ancora un miglioramento della redditività delle imprese -spiega il presidente di Format Research, Pierluigi Ascani – e persiste la stagnazione dei prezzi. Migliora la situazione relativa all’occupazione, aspetto che più degli altri concorre a configurare il 2015 come il primo anno di vera ripresa”. Cresce leggermente “la capacità delle imprese del dettaglio alimentare di far fronte ai propri impegni finanziari, ma la metà di esse è riuscita solo con molta difficoltà a reggere il peso della pressione fiscale”.

“Il settore del dettaglio alimentare – sottolinea il presidente della Fida, Donatella Prampolini Manzini – da molti erroneamente considerato ormai superato, conferma la propria capacità di resistere alle burrasche del mercato meglio di altri settori. Ciò non significa che la strada per l’uscita dalla crisi sia ormai spianata, ma che puntare sulla qualità del servizio e sulla specializzazione di funzione sono caratteristiche che meglio di altre mettono le imprese in condizioni di agganciare la ripresa dei consumi. Sul lato delle politiche – aggiunge il vicepresidente di Confcommercio – occorre affrontare il tema della pressione fiscale che rimane un fattore di ostacolo alla crescita delle imprese”.