Barilla, Ferrari, illy, Ferrero, COOP campioni di autenticità

Cohn & Wolfe, primo indice marchi secondo percezione consumatori

APR 18, 2016 -

Roma, 18 apr. (askanews) – Barilla, Ferrari, illy, Ferrero, COOP sono i cinque marchi considerati campioni di autenticità in Italia. E’ quanto rileva Cohn & Wolfe, agenzia globale di comunicazione, nella prima edizione di Authentic 100, un indice annuale dei marchi classificati secondo la percezione di autenticità da parte dei consumatori. Tra i primi 20 marchi presenti in Authentic 100 ci sono Disney, Amazon, Apple, Samsung, Lego, Ford, Google e Coca-Cola.

Lo studio definisce per la prima volta le caratteristiche che determinano l’autenticità di marca e se la presenza o meno di questi attributi comporti variazioni nelle decisioni dei consumatori. La ricerca identifica un importante “authencity gap” tra brand e consumatori, con un 75% dei quasi 12.000 consumatori intervistati in 14 mercati che dichiarano un problema di credibilità per marchi e aziende.

Lo scetticismo dei consumatori è più alto in Europa Occidentale con solo il 7% degli intervistati nel Regno Unito, Francia, Germania e Spagna (9% per l’Italia) e solo il 5% in Svezia che descrivono i marchi come “onesti e trasparenti”. Nei Paesi meno scettici – Cina e Indonesia – il numero si assesta sul 36% e il 35%, rispettivamente. Gli Americani (+23%) si collocano a metà strada e più vicini alla media globale del 22%.

Fondamentale la privacy: come visto nel recente confronto tra Apple (al quinto posto sull’ Authentic100) e l’FBI sulla disponibilità a condividere le chiavi di cifratura dell’iPhone, vale la pena di notare come la preoccupazione sul tema della privacy dei dati sia vista come una componente fondamentale dell’autenticità del brand per i consumatori. A livello globale, “proteggere i dati dei clienti e la loro privacy” è il quarto più importante attributo di autenticità.

Quasi 9 consumatori su 10 sono disposti poi a premiare un marchio per la sua autenticità. Il 52% lo consiglia ad altri e il 49% dimostra fedeltà alla marca. Un 20% sarebbe addirittura disposto a mettere mano alla tasca e a investire in un marchio in grado di dimostrare la sua autenticità. I consumatori hanno comunque bisogno ogni giorno di riscontri reali che dimostrino loro di poter contare sui marchi. Nel definire l’autenticità, danno priorità alla “qualità” (66%), vero soprattutto per gli Italiani, e alla “capacità di mantenere le promesse” (70%) rispetto a misure più valoriali quali la “responsabilità sociale” (57%) e la “responsabilità ambientale” (55%).

“Le regole della comunicazione sono irrevocabilmente cambiate, e si può chiaramente vedere che oggi i consumatori ricompensano quei brand che meglio sanno entrare in relazione con loro in maniera aperta e onesta. I consumatori possono anche perdonare il passo falso occasionale di un’azienda, a patto che si dimostri sincera e affronti la questione in maniera diretta – afferma Donna Imperato, ceo di Cohn & Wolfe -. I brand in cima alla classifica di Authentic100 l’hanno capito, e hanno dimostrato con costanza e coerenza che tengono più a un dialogo sincero con i propri clienti che ai propri numeri.”