Terni, gli acciai speciali restano risorsa chiave per la crescita

APR 8, 2016 -

Roma, 8 apr. (askanews) – Un dibattito di grande livello sul futuro dell’industria dell’acciaio in Italia e nel mondo, quello organizzato oggi dalla Camera di Commercio di Terni, alla presenza di esperti del settore ed esponenti delle istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee fra cui i due vice presidenti del Parlamento Europeo David Sassoli e Antonio Tajani, Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, Fabrizio Pagani del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in contributo video, e naturalmente Giuseppe Flamini, Presidente della Camera di Commercio di Terni.

Il convegno – organizzato in collaborazione con Consenso, business unit del Gruppo HDRÀ – è stata l’occasione per rilanciare il dibattito sulle scelte strategiche per lo sviluppo industriale e lavorativo del territorio umbro e per l’intero sistema Paese, a partire dall’eccellenza rappresentata dalla siderurgia ternana.

Troppo raramente viene ricordato quando l’industria ternana della siderurgia rappresenti la spina dorsale produttiva italiana, mentre sono poco note le cifre dell’eccellenza rappresentata dall’Italia nel mondo. Il nostro Paese è infatti il 6° produttore di acciaio inox al mondo, con una quota del 3,3%, che si è ridotta di 2,3 punti percentuale rispetto al periodo pre-crisi.

La siderurgia nazionale può rappresentare una delle vie d’uscita dalla crisi; occorre impegnarsi, sostenendo piani industriali, sviluppo e innovazione, tenendo anche conto delle sfide su scala globale e degli imminenti pericoli rappresentati dal sempre più corposo peso della Cina nella produzione siderurgica e la sua aspirazione a essere ammessa allo status di economia di mercato a fine 2016, fino ad oggi escluso dal WTO; in questo modo cadrebbero le misure anti dumping che hanno fino ad oggi limitato i danni specialmente nel vecchio continente.

Proprio su questo si è espresso Tajani, che ha ribadito: “Non c’è Europa senza acciaio. L’industria siderurgica è il cuore dell’industria UE. Occorre agire subito per sostenere questo che è un settore chiave. È necessario implementare il Piano d’Azione sull’Acciaio varato quando ero Commissario europeo, che indica una serie di misure volte a sostenere il comparto. L’Europa deve difendere questo settore anche dall’invasione cinese. Ecco perché siamo contro il riconoscimento della Cina come economia di mercato.”

E sulla interazione tra Governo, Europa e tessuto industriale è tornato anche Sassoli: “L’accordo sottoscritto lo scorso anno ha dato i frutti sperati, consolidando il ruolo leader in Italia del polo siderurgico ternano” che conferma le buone stime previsionali per una crescita in questo settore del mercato europeo. E insiste: “Investimenti mirati ed una ancor più forte collaborazione tra pubblico e privati potranno fare la differenza per un futuro di crescita e sviluppo.”

Sassoli conferma poi l’impegno della Commissione europea: “per rafforzare le difese europee contro la concorrenza commerciale sleale ed un’azione a lungo termine per salvaguardare la competitività. Segnali, questi, di un’attenzione costante verso uno dei settori strategici per l’economia europea.”(Segue)