Effetto Draghi sullo spread, sotto pressione Btp e Bonos

Il differenziale con il Bund si allarga a 125 punti

APR 7, 2016 -

Roma, 7 apr. (askanews) – Effetto Draghi sul mercato dei titoli di Stato con i bond governativi dei paesi periferici dell’area euro che tornano sotto pressione. Il presidente della Bce ha sottolineato che il 2016 sarà un anno impegnativo e soprattutto ha posto l’interrogativo sulla capacità del club dell’euro a resistere a nuovi shock finanziari.

Le parole del numero uno dell’Eurotower hanno subito condizionato i mercati finanziari. Borse che invertono rotta a accusano perdite superiori all’1% con le vendite concentrate sul comparto dei bancari. Ma soprattutto tensione sul mercato dei bond governativi. In particolare il rendimento del Btp decennale è schizzato all’1,36% dall’1,27% in avvio dei mercati europei con il differenziale rispetto al Bund tedesco che si allarga a oltre 125 punti. Andamento analogo per i Bonos decennali spagnoli che mostrano un rendimento che sfiora l’1,6% con lo spread sul Bund a 148 punti.

Il riemergere dei timori sulla tenuta dell’area euro spinge gli investitori a parcheggiare risorse verso gli asset ritenuti più sicuri. Così liquidità verso i Bund tedeschi con un rendimento in calo allo 0,10%. Ma denaro anche verso i titoli di paesi come Olanda, Austria e Finlandia. Poco mossi invece i titoli francesi a lunga scadenza.

Il presidente della Bce tuttavia ha ribadito la volontà della banca centrale a contrastare il trend di bassa inflazione. Draghi rivendica come con le forti misure di stimolo adottate “la Bce dimostra che non si arrende a una inflazione eccessivamente bassa, anche di fronte a forze deflazionistiche globali”.

E secondo il capo dell’istituzione monetaria gli stimoli varati consentono di aggiungere circa 1,5 punti percentuali al prodotto interno lordo dell’area euro sul 2015-2018, mentre hanno evitato che l’inflazione cadesse a valori ancora più bassi.