La Lombardia sbarca al Vinitaly con una vendemmia 2015 da record

Il 2015 si è chiuso con produzione Docg +11,7% e Doc +9%

MAR 22, 2016 -

Milano, 22 mar. (askanews) – Un incremento dell’11,7% delle produzioni Docg. Una crescita del 9% di quelle Doc. E una vendemmia caratterizzata dalla decisione “di puntare su un livello qualitativo al top” per “un’annata destinata a essere ricordata per l’alta qualità espressa”. È questa la cornice nell’ambito della quale la Collettiva lombarda si prepara a sbarcare alla 50ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile. Anche quest’anno il Padiglione Lombardia, ospitato nel “salotto buono” della fiera al secondo piano del PalaExpo, sarà tra quelli con i livelli di partecipazione più alti, con circa 200 aziende presenti e oltre mille etichette in degustazione.

I vitivinicoltori lombardi indirizzano sempre di più la produzione sulla qualità. Nel 2015 la quota di vini a Denominazione d’origine sulla produzione lombarda ha raggiunto il dato record del 54,9% tra Docg e Doc. E, se si considerano anche le produzioni di Igt, la quota di vini lombardi a Denominazione di qualità sfiora il 90%, contro una media nazionale del 75% (dato Istat per il 2014), per un totale di 1,15 milioni di ettolitri di vino (pari a 153 milioni di bottiglie potenziali).

“Noi lavoriamo per tutelare le nostre produzioni dalla contraffazione alimentare, perché l’Italian sounding – il consumo di prodotti che sembrano italiani ma che non lo sono – crea danni alla salute e all’economia”, ha affermato il Presidente della Regione, Roberto Maroni “Sosteniamo inoltre i giovani che vogliono impegnarsi in questo settore e le aziende che puntano ai mercati internazionali. Lo abbiamo fatto durante Expo Milano 2015, organizzando incontri business to business a Pianeta Lombardia, lo faremo a Vinitaly nel Padiglione Lombardia con il supporto di Unioncamere. Poiché il 29 maggio si apre l’anno del turismo in Lombardia, anche questa sarà una grande opportunità per valorizzare l’enogastronomia dei nostri territori”.

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