Turismo, Federalberghi: confermare al Senato norma su parity rate

Gli albergatori: no a modifiche su articolo 50 del Ddl Concorrenza

MAR 14, 2016 -

Roma, 14 mar. (askanews) – Confermare al Senato il testo approvato dalla Camera sul Disegno di legge concorrenza e in particolare il testo dell’articolo 50, che dichiara nullo ogni patto sottoscritto dagli albergatori che impedisca loro di praticare sul proprio sito prezzi migliorativi rispetto a quelli presenti delle piattaforme web. Lo chiede in una nota Federalberghi, spiegando che si tratta di una norma “che pone finalmente un freno alle clausole contrattuali che vengono imposte dai grandi portali di prenotazione alberghiera per impedire agli hotel di pubblicare sul proprio sito internet un prezzo più basso di quello pubblicato sugli stessi portali (cosiddette clausole di parity rate o best price). Per tal via – sostiene Fedralberghi -, si tutelano i consumatori (ai quali viene offerta la possibilità di accedere a tariffe più basse), le imprese (che vengono poste in condizione di sviluppare liberamente le proprie politiche commerciali) e l’erario (che viene a beneficiare di un maggior gettito, altrimenti destinato ad altri stati o paradisi fiscali)”.

Inoltre, prosegue l’associazione degli albergatori italiani, “l’articolo 50 restituisce competitività al sistema turistico italiano, allineandolo a quanto è stato già fatto in altri paesi”, come Francia e Germania.

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