Povertà, Istat: giù del 4% risorse destinate da Comuni a welfare

Da 2009 e ancor più da 2011 calo trasferimenti da parte Stato

MAR 14, 2016 -

Roma, 14 mar. (askanews) – Le risorse destinate dai Comuni nel 2013 alle politiche di welfare territoriale ammontano a circa 6 miliardi e 800 milioni di euro con una riduzione del 4% rispetto al 2010, quando si è toccato il massimo di spesa (circa 7 miliardi e 127 milioni di euro). Così Cristina Freguja, Direttore centrale delle statistiche socio-economiche dell’Istat, in audizione davanti alle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera.

Infatti, mentre nel periodo compreso fra il 2003 e il 2009 la spesa è aumentata con un tasso di incremento medio annuo di circa il 6%, nel 2010 si registra un primo segnale di rallentamento della crescita con solo un più 0,7% e valori negativi in diverse regioni, principalmente del Centro e del Sud Italia. Dal 2011 al 2013 la decrescita è compresa fra 1 e 2 punti percentuali ogni anno.

Del resto, ha spiegato Freguja, i trasferimenti verso i Comuni volti a finanziare la spesa sociale hanno subìto riduzioni a partire dal 2009, principalmente con i tagli al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, ma anche ad altri fondi destinati ad apportare risorse a questo settore, che unitamente alle riduzioni dei trasferimenti erariali nei confronti dei Comuni e ai vincoli stabiliti dal Patto di Stabilità Interno hanno rappresentato fattori di freno all’attivazione di servizi aggiuntivi o determinato la riduzione delle risorse dedicate al sociale. Le riduzioni dei trasferimenti statali sono divenute ancora più rilevanti dal 2011.