Confindustria, verso testa a testa Vacchi-Boccia per presidenza

Regina verso ritiro, alleanza con leader Ima. Veneto diviso

MAR 9, 2016 -

Roma, 9 mar. (askanews) – E’ testa a testa tra il bolognese Alberto Vacchi e il salernitano Vincenzo Boccia per la presidenza di Confindustria. Domani, a Milano, i saggi termineranno il giro di consultazioni con la base imprenditoriale e, con molta probabilità, suggeriranno ai candidati che hanno ottenuto meno consensi di ritirarsi dalla competizione. Aurelio Regina è già pronto a fare un passo indietro e ad allearsi con il numero uno degli industriali bolognesi. Ancora incerta, invece, la posizione di Marco Bonometti che potrebbe decidere di arrivare comunque fino in fondo.

Il ritiro di Regina porterebbe in dote a Vacchi un cospicuo pacchetto di voti, ma non è scontato che gli imprenditori di Unindustria si schierino in modo compatto con il patron dell’Ima. Oltre alle nuove regole della riforma Pesenti e al silenzio stampa imposto dai saggi ai candidati, la novità di questa gara per la presidenza è proprio la sostanziale spaccatura che si è verificata in diverse regioni ed associazioni. Un caso su tutti quello dei Giovani imprenditori: il presidente Marco Gay ha dichiarato ufficialmente che l’Associazione avrebbe sostentuto Boccia, ma gli under 40 di Assolombarda e dell’Emilia Romagna, invece, si sono schierati apertamente con Vacchi.

“Questa volta si vota per testa e non per appartenenza”, fanno notare fonti confindustriali. Come a dire che il voto segreto dei 198 membri del Parlamentino, fissato per il 31 marzo, potrebbe ribaltare i pronostici che, ad oggi, vedrebbero Vacchi e Boccia alla pari con un centinaio di voti ciascuno. Il quadro dovrebbe farsi più chiaro il 17 marzo quando i candidati rimasti in gara presenteranno il proprio programma al Consiglio generale.

Ad oggi, comunque, Vacchi può contare sul sostegno di Assolombarda e del suo leader Gianfelice Rocca, dell’Emilia Romagna ad eccezione della territoriale di Reggio Emilia schierata con Boccia, di Ucima, delle territoriali di Bergamo, Varese e Udine. Tra gli endorsement spiccano quello di Alberto Bombassei, patron della Brembo, di Sergio Dompè, capo dell’omonimo gruppo farmaceutico e rappresentante di Farmindustria al Consiglio generale e di Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli. Federmeccanica non ha ancora alzato il sipario sul nome del proprio candidato ma ha chiesto che la guida degli industriali venga affidata ad un imprenditore del settore metalmeccanico, come Vacchi o Bonometti.

A Boccia, amministratore delegato della Arti Grafiche Boccia, vanno i consensi della Piccola Industria, dei Giovani Imprenditori, di Unindustria Calabria, degli imprenditori pugliesi, di Confindustria Basilicata e di Confindustria Piemonte e Valle d’Aosta. A favore dell’imprenditore salernitano anche l’Anie. Schierata con Boccia anche gran parte della Campania e della Liguria con l’appoggio palese di Edoardo Garrone, numero uno del Gruppo Erg.

Restano divisi gli industriali del Veneto che con i loro 33 voti hanno un peso consistente nella scelta del presidente. Sono pronti a votare Boccia gli imprenditori di Verona, Vicenza, Venezia e Rovigo. Sostengono invece Vacchi quelli di Treviso, Belluno e Padova.

Quanto a Bonometti, l’industriale può far leva sui voti di Brescia e, stando ai rumors, del past president Antonio D’Amato e di alcune territoriali della Campania.