Rcs colpita da realizzi (-7%), per Equita soluzione è Cairo

L'Espresso consolida i guadagni di ieri e si porta a quota 1 euro

MAR 3, 2016 -

Milano, 3 mar. (askanews) – Editoriali di nuovo sotto i riflettori a Piazza Affari dopo lo storico annuncio della fusione tra le società a cui fanno capo Repubblica e La Stampa e dell’uscita della famiglia Agnelli-Elkann da Rcs. Dopo l’exploit di ieri, con i titoli L’Espresso e Rcs balzati rispettivamente del 15,89% e del 7,21%, oggi la performance è più incerta. A essere colpito pesantemente dai realizzi è il gruppo di via Solferino, che scivola di oltre sette punti percentuali a 0,5635 euro. Consolida i guadagni invece L’Espresso (+1%), pur limando i rialzi segnati in avvio di seduta, poco mossa Cir (+0,3%).

L’attenzione è ora rivolta a Rcs, con l’assetto proprietario del dopo Fiat tutto da definire e riscrivere. Fca ha già annunciato che distribuirà ai propri soci il 16% attualmente in suo possesso ed Exor, a sua volta, cederà sul mercato la propria quota del 5%. “La notizia è negativa per Rcs – spiegano oggi gli analisti di Equita Sim – perché il gruppo Fiat/Exor si disimpegna dall’azionariato e perchè si crea overhang sul titolo, seppure la distribuzione di azioni da parte di Fiat sia nel primo trimestre 2017”.

“Con il disimpegno del principale azionista di riferimento del gruppo di fatto Rcs diventa realmente contendibile e riteniamo importante verificare chi sarà il nuovo azionista di riferimento del gruppo”, afferma Equita. Una soluzione, secondo gli analisti, potrebbe essere l’aggregazione con il gruppo Cairo che “ha forte credibilità nel generare efficienze, che potrebbero emergere se prendesse il controllo di Rcs, e ha una cash position per circa 100 milioni e quindi il nuovo gruppo avrebbe un leverage inferiore a 2,5 volte l’ebitda”.