Ue: per Italia ancora rischi nonostante la ripresa

Country Report: Cresce meno di Eurozona, resta bassa competitività

FEB 26, 2016 -

Bruxelles, 26 feb. (askanews) – In Italia, “nel 2015 è iniziata una graduale ripresa, ma persistono rischi”. Lo afferma la Commissione europea nel suo “country report” dedicato all’economia italiana, pubblicato oggi a Bruxelles. I “country report” sono documenti tecnici di analisi delle economie e delle condizioni per la crescita dei paesi dell’Eurozona.

Secondo il rapporto, in Italia “l’attività economica ha registrato una modesta espansione nel 2015 e dovrebbe rafforzarsi nel 2016 e nel 2017. Le prospettive positive sono avvalorate dalle migliori condizioni di finanziamento, dalla maggiore fiducia, da un orientamento di bilancio propizio alla crescita, dalle migliori prospettive del mercato del lavoro e dai bassi prezzi del petrolio”.

“La ripresa – avverte la Commissione – è tuttavia più debole rispetto alla zona euro nel complesso, ed è esposta a rischi di revisione al ribasso. Sulle prospettive pesano in particolare il rallentamento sui mercati emergenti e le recenti turbolenze sui mercati finanziari”. E questo anche se “l’occupazione ha cominciato ad aumentare, sia in termini di ‘teste’ sia per ore lavorate, già a metà 2014 e da fine 2014”, mentre “il tasso di disoccupazione è in diminuzione”.

Nei fatti, rileva il rapporto, “la crescita della produttività continua a trascinarsi, a causa soprattutto del persistere di ostacoli strutturali all’allocazione efficiente delle risorse nell’economia. La crescita fiacca che ne consegue complica il percorso verso la riduzione dell’elevato debito pubblico e il recupero della competitività. L’elevato debito pubblico continua, a sua volta, a penalizzare la performance economica dell’Italia e a esporre il paese agli shock esterni”.