Le nascite sono al minimo storico. Ma c’è il picco di mortalità

La fotografia dell'Italia scattata dall'Istat

FEB 19, 2016 -

Roma, 19 feb. (askanews) – Il tasso di mortalità più alto daldopoguerra a oggi e un nuovo minimo storico dall’Unità di Italianel tasso di natalità. Diminuisce anche la speranza di vita allanascita, sia per gli uomini sia per le donne. E’ la fotografiache emerge dal rapporto sugli indicatori demografici dell’Istat.Al 1° gennaio 2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni 54 mila e rappresentano l’8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti.I morti sono stati 653 mila nel 2015 (+54 mila). Il tasso dimortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quellimisurati dal secondo dopoguerra in poi. L’aumento di mortalitàrisulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessiall’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti nonavvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per lasopravvivenza.Nel 2015 le nascite sono state 488 mila (-15 mila), nuovo minimostorico dall’Unità d’Italia. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna. L’età media delle madri al parto sale a 31,6 anni.Il saldo migratorio netto con l’estero è di 128 mila unità,corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale risultato, frutto di 273 mila iscrizioni e 145 mila cancellazioni, rappresenta un quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di massimo storico per i flussi migratori internazionali. Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245 mila e 28 mila i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l’estero riguardano 45 mila stranieri e 100 mila italiani.Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale.In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%). L’indice di dipendenza strutturale sale al 55,5%, quello di dipendenza degli anziani al 34,2%.Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85). L’età media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni.Red/Apa/Int5