La Peroni verso il Sol Levante, Asahi offre 2,55 miliardi

Trattativa in esclusiva con il colosso AB InBev

FEB 10, 2016 -

Roma, 10 feb. (askanews) – La Birra Peroni fa rotta verso il Sol Levante. Per lo storico marchio con 170 anni storia i giapponesi della Asahi hanno presentato una offerta da 2,55 miliardi di euro per rilevare Peroni, l’olandese Royal Grolsch, birraio fondato 4 secoli fa e la britannica Meantime.

Con Rotschild come advisor, Asahi ha presentato l’offerta vincolante al colosso AB InBev che a dicembre ha annunciato la cessione di peroni e altre asset per avere il via libera dell’antitrust europeo all’acquisizione di SabMiller, il gruppo che è proprietario della Peroni dal 2003. Nell’offerta anche il marchio inglese Meantime, che produce birre artigianali.

L’offerta di Asahi è in contanti ed è subordinata al completamento della acquisizione di SabMiller da parte di AB InBev. Peroni nell’ultimo esercizio ha realizzato ricavi per 347 milioni e un risultato operativo di 24,5 milioni. Grolsch invece presenta un fatturato di 296 milioni e un utile operativo di 18 milioni, mentre Meantime nel 2014 ha registrato cendite per 16,7 milioni e un utile più che raddoppiato a 1,7 milioni.

Alla Peroni erano interessati anche altri gruppi, seocndo indiscrezioni di stampa giapponese, ma alla fine è rimasto in lizza solo Asahi che ora avvierà un periodo di trattativa in esclusiva con AB InBev. La Peroni venne acquisita da SabM iller nel 2003 e gli eredi della famiglia fondatrice hanno mantenuto una partecipazione poco più che simbolica dello 0,008%.

Secondo Coldiretti l’interesse di Asahi per la Peroni deriva dall’aumento delle esportazioni di birra italiana nel mondo, in crescita del 17% nel 2015 ma triplicate nell’arco di un decennio. L’operazione non è in realtà l’ennesimo passaggio di marchi italiani storici in mani straniere, visto che la Birra Peroni era appunto già stata ceduta nel 2003 ed entrata a far parte del Gruppo sudafricano SABMiller.