Carnevale: Milano, indotto a 8 milioni di euro per le pasticcerie

Camera di Commercio: in mostra i marchi storici legati a maschere

FEB 5, 2016 -

Milano, 5 feb. (askanews) – Carnevale 2016 d’oro per l’economia milanese e lombarda: indotto da otto milioni di euro per le pasticcerie del capoluogo, e tremila le imprese coinvolte in Lombardia. E’ quanto risulta da uno studio della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese e le indicazioni dei pasticceri.

L’indagine – che ha chiesto ai pasticcieri quali sono le preferenze previste – ha confermato la mappa dei gusti dei milanesi. I dolci preferiti, per oltre la metà degli operatori, sono le chiacchiere rispetto ai tortelli.A spendere di più, per circa 10 euro, sono le donne. L’incremento complessivo di incasso rispetto a un giorno normale sarebbe del 10 per cento in più nelle 2 – 3 settimane vicine al Carnevale, grazie appunto alla richiesta di prodotti tipici legati alla festa.

“Ci sono buoni segnali di vendite per la festa di Carnevale – ha dichiarato Alfredo Giordano, presidente del settore rivendite di pane/pasticcerie di Assofood, l’Associazione del dettaglio alimentare di Confcommercio Milano – i nostri clienti hanno prenotato chiacchiere sia fritte sia da forno. Non mancano i tortelli ma anche dolciumi assortiti come i cannoncini che completano questa tradizionale ricorrenza”.

In Lombardia sono oltre tremila le imprese legate alla festa di Carnevale, 13 milioni l’indotto complessivo per i pasticceri. Quasi la metà delle imprese si trova a Milano (1.255 imprese), seguita da Brescia (354) e Bergamo (326).

Per la settimana di Carnevale la Camera di Commercio di Milano mette in mostra Palazzo dei Giureconsulti un serie di marchi storici che hanno utilizzato i costumi per promuovere i prodotti. Si tratta di una selezione del ricco patrimonio dell’Archivio storico della Camera di Commercio: su etichette e marchi – soprattutto dei primi anni del Novecento – sarà possibile ammirare le raffigurazioni di Meneghino e Cecca che brindano o danzanti intorno al Duomo di Milano, la geisha giapponese, il costume orientale o quello arabo, la contadina, il suonatore di flauto. Le immagini in costume fanno da cornice ai prodotti d’epoca. Dall’Elixir caffè Girardi che “facilita la digestione ed è consigliabile a convalescenti, alpinisti, militari e viaggiatori”, a Palladion, farina di carne e uova per rinvigorire deboli e convalescenti. Ma anche il Japon Bitter, “da prendere puro o misto con il selz che rinforza le gengive, gustoso a palato e lascia un grato odore”. O ancora la Moka orientale fabbricata con macchine a vapore, che ha partecipato a due Esposizioni industriali del 1876 e 1881; fino al Vermouth Milano raccomandato “per eccitare l’appetito e superiore agli altri per le proprietà toniche”.