Droni, il telerilevamento strumento per salto di qualità settore

Apr impiegati per monitorare rischio idrogeologico e territorio

GEN 20, 2016 -

Roma, 20 gen. (askanews) – “Dal telerilevamento potrebbero arrivare quelle grandi commesse pubbliche in grado di far fare al settore degli aeromobili a pilotaggio remoto quel salto di qualità che finora è mancato”. A dirlo Luciano Castro, presidente di “Roma Drone Conference” aprendo i lavori della conferenza sul tema “Droni e telerilevamento. L’utilizzo degli Apr per la gestione del territorio e il controllo di infrastrutture e beni culturali”, in svolgimento alla Link Campus University.

L’incontro è stata l’occasione per presentare le ultime novità tecnologiche in tema di droni e il loro utilizzo in diversi campi, dal monitoraggio del territorio alle ispezioni di ponti, gallerie, infrastrutture, all’individuazione di amianto negli edifici o all’esplorazione di grotte naturali e artificiali e alla rilevazione di agenti inquinanti.

E del ruolo che le grandi commesse pubbliche in questo ambito potrebbero avere nella crescita del settore, considerando che grandi aziende come Enel e Autostrade già utilizzano droni e che Rfi ha lanciato un bando per sperimentare l’utilizzo di Apr per il controllo dei ponti, strutture non sempre facili da ispezionare.

Non è un caso che la conferenza – la terza del nuovo ciclo – abbia ricevuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente che, come ha spiegato Alberto Conte, funzionario delegato al Piano straordinario di Telerilevamento del dicastero, ha sempre creduto in questo settore. “La nostra amministrazione è quella più direttamente coinvolta nella gestione del territorio, ed è quella che gestisce il geoportale nazionale, il cuore delle informazioni ambientali e territoriali ad oggi pubblicate e condivise a livello di pubblica amministrazione”. “E’ necessario investire sempre di più in tecnologie, – ha aggiunto – per migliorare il tempo di risposta a un evento o effettuare monitoraggi precisi. Ad esempio nel MIAPI (il piano per il monitoraggio e l’individuazione delle aree potenzialmente inquinate nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, ndr) abbiamo fatto un uso costante di droni. Dunque è importante seguire l’evoluzione tecnologica e quindi le nuove prospettive che potrebbero aprirsi in futuro”.

Nel corso della conferenza sono stati molti gli esempi della versatilità di queste piccole macchine volanti, dotate di tecnologie sempre più raffinate (e sempre più miniaturizzate), capaci di rispondere alle esigenze dei diversi clienti. Con i droni, ad esempio, ACI Consult ha realizzato una mappa della presenza di amianto negli edifici del I Municipio di Roma. Mentre ASSO – Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione – utilizza spesso gli Apr per ispezionare grotte naturali e artificiali, scavi archeologici, siti difficilmente raggiungibili.

E i droni sono destinati a giocare un ruolo importante anche nella lotta all’inquinamento. Drone Service ha portato in mostra un drone in grado di rilevare e raccogliere, con cadenza di 5 secondi, la presenza di 5 elementi inquinanti nella zona di sorvolo del drone, dati con cui è possibile tracciare mappe dinamiche delle polveri sottili e degli agenti inquinanti.