Banche, Nicastro a sindacati: vendita prima di inizio estate

"I quattro istituti saranno ceduti tutti insieme o a spezzatino"

GEN 12, 2016 -

Roma, 12 gen. (askanews) – Il presidente delle quattro good bank Roberto Nicastro punta a realizzare la vendita dei quattro istituti di credito “prima dell’inizio dell’estate”. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni al termine dell’incontro tra i vertici delle “nuove” banche e i sindacati. Nicastro, secondo Sileoni, “ha indicato una previsione di vendita prima dell’inizio dell’estate, per le quattro banche tutte insieme o a spezzatino”.

“Noi – ha aggiunto il leader della Fabi che era al tavolo con i segretari generali di Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin – abbiamo chiesto tutele occupazionali per i lavoratori delle quattro banche e per quelli delle società satellite. La tutela occupazionale è prioritaria”.

Dopo la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche, secondo quanto si apprende, Nicastro andrà al ministero dell’Economia per una riunione con i tecnici del Tesoro.

L’incontro tra le good bank e i sindacati, ha detto Sileoni, “è stato parzialmente positivo rispetto ai temi centrali che riguardano i lavoratori, in particolare la tutela legale perché i lavoratori non hanno responsabilità che sono invece dei vertici. Abbiamo ottenuto la previsione di una tutela legale per i lavoratori interessati da eventuali reclami”.

Sulla rimozione dei vertici, ha sottolineato però il leaderdella Fabi, “l’atteggiamento dei commissari di Banca Marche eBanca Etruria è stato responsabile, mentre gli altri lasciano adesiderare: il commissario della CariChieti, in particolare hadetto che la decisione la prenderà la banca acquirente. Per noiinvece tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vecchiagestione devono andare a casa”.

Abbastanza soddisfatto anche il segretario generale dellaFisac-Cgil, Agostino Megale. “E’ stato un incontro utile enecessario – ha detto – e abbiamo posto da subito l’esigenza digovernare insieme questa fase di estrema difficoltà, conl’obiettivo che sia data piena tutela ai lavoratori e airisparmiatori. Deve essere chiaro che le responsabilità etiche elegali vanno ricondotte ai manager che hanno determinato lasituazione prefallimentare delle banche: hanno pensato ai lorointeressi e prodotto guai che si sono scaricati sui lavoratori ei risparmiatori”.

“Sono quindi positive – ha aggiunto Megale – le azioni di responsabilità verso i manager, ma ora bisogna operare affinché nelle cessioni le banche siano vincolate alla tutela dei lavoratori, dei clienti e del territorio a cui sono legale”.

Più prudente il segretario generale della First-Cisl, Giulio Romani, al termine dell’incontro. “Non ci hanno dato ancora – ha detto – garanzie sufficienti per i lavoratori, anche dal punto di vista reputazionale, perché quei lavoratori hanno venduto titoli della propria banca e non hanno quindi responsabilità. Noi abbiamo chiesto poi garanzie occupazionali, anche per quando le banche saranno cedute”.

Sulla stessa linea il numero uno della Uilca, Massimo Masi.”Abbiamo chiesto garanzie – ha sottolineato – per i lavoratori nel passaggio alle nuove banche. In più abbiamo domandato una maggiore apertura del fondo per i risparmiatori. Ci hanno detto che stanno facendo delle verifiche e sembra che siano ancora meno di quelli finora registrati, ma sui numeri vogliamo una maggiore chiarezza”.