Disoccupazione ai minimi da tre anni. Renzi: Jobs act funziona

A novembre tasso giù all'11,3%. In forte calo anche per i giovani

GEN 7, 2016 -

Roma, 7 gen. (askanews) – Disoccupazione ai minimi da tre anni, occupazione in crescita, calo dei senza lavoro tra gli under 25. Migliora, a novembre 2015, il quadro del mercato del lavoro tracciato dalle stime provvisorie dell’Istat. Il tasso di disoccupazione, in calo ormai da luglio, è diminuito ancora arrivando all’11,3% (-0,2 punti percentuali), livello più basso dal novembre del 2012. Per il premier Matteo Renzi “è la dimostrazione che il Jobs act funziona. L’Italia che riparte, riparte dal lavoro”.

Il calo della disoccupazione, dunque, sembra un fenomeno ormaiconsolidato, visto che il tasso è tornato ai livelli di tre anni fa. La stima dei disoccupati a novembre è diminuita dell’1,6% (-48 mila); il calo ha interessato uomini, donne e le persone con meno di 50 anni. Su base annua la disoccupazione è scesa del 14,3%, pari a -479 mila persone in cerca di lavoro.

Resta sostanzialmente stabile la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, sintesi di un calo delle donne e di una crescita degli uomini. Il tasso di inattività, pari al 36,3%, è rimasto invariato. Su base annua, invece, è cresciuta anche l’inattività (+1%, pari a +138 mila persone inattive).

Sul fronte dell’occupazione, dopo la crescita registrata tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre (-0,2%) e ottobre (-0,2%), a novembre gli occupati crescono di 36 mila unità. “Tale crescita – ha spiegato l’Istat – è determinata dalla componente femminile e dall’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti mentre calano i dipendenti a termine”. Il tasso di occupazione è salito di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,4%. In aumento anche l’occupazione su base annua(+0,9%, pari a +206 mila persone occupate).

In miglioramento anche la situazione dei giovani. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, a novembre, è sceso al 38,1%, in diminuzione di 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del dato più basso dal giugno del 2013, ossia da oltre due anni.

L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8%: poco meno di un giovane su 10 è disoccupato. Il tasso di occupazione e il tasso di inattività tra i 15-24enni crescono entrambi di 0,2 punti.

Soddisfatto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: “nonostante un quadro internazionale difficile, questi numeri rappresentano segnali di speranza e di fiducia per il 2016. Confermano che le riforme intraprese danno buoni frutti: la fiducia di cittadini ed imprese inizia a trasformarsi in risultati concreti”.

Restano perplessi, invece, i sindacati. “E’ l’ennesimo segnale di ripresa del lavoro in Italia, che non può tuttavia cancellare il fatto che il tasso di disoccupazione è ancora troppo elevato, soprattutto tra i giovani, le donne e nelle regioni del Mezzogiorno”, ha osservato il segretario confederale Cisl, Gigi Petteni. Sulla stessa linea il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy: “i dati Istat sull’occupazione confermano la marcia da tartaruga del mercato del lavoro. La piccola crescita a novembre non inverte una rotta che, ad ora, non sta portando ai risultati sperati”.