Chimica, De Poli(Udc): Marghera, rispettare accordi chimica verde

"Ministro Guidi approfondisca"

DIC 14, 2015 -

Venezia, 14 dic. (askanews) – “Gli accordi vanno rispettati. Quelli firmati il 14 novembre 2014 prevedevano la chiusura del cracking e la nascita del polo di chimica verde. Al Governo ho chiesto la convocazione di un tavolo per dare finalmente risposte all’area di Porto Marghera la cui competitività rischia di essere messa in discussione”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli che ha chiesto al ministero dello Sviluppo economico di intervenire sul futuro di Eni a Porto Marghera.

“Sempre lo scorso anno, il 14 novembre 2014, al Mise (Ministero dello sviluppo economico), si delineava una nuova fase per Porto Marghera: venivano infatti definite le risorse necessarie alla realizzazione della piattaforma tecnologica di chimica verde e alla seconda fase per la riconversione della raffineria Eni. Oggi lo slittamento del secondo step e la scelta di Eni di cedere il 70% delle quote di Versalis – sottolinea De Poli – , oggi, mettono in apprensione i lavoratori. In sintonia con le istanze di Regione Veneto, Comune di Venezia e rappresentanti sindacali, ho chiesto, già la scorsa settimana, in un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di monitorare la situazione approfondendo le informazioni relative alla vendita di Versalis da parte di Eni e ho invitato il Governo ad intervenire facilitando soluzioni che tutelino i lavoratori e le rispettive famiglie”.