La Fiom in piazza a Roma contro il terrorismo per la democrazia

Landini, la guerra non può essere la risposta

NOV 21, 2015 -

Roma, 21 nov. (askanews) – “Contro le guerre, io non ho paura”. Lo striscione che apre il corteo della Fiom spiega il senso della manifestazione dei metalmeccanici Cgil scesi in piazza a Roma. Una manifestazione che, inizialmente organizzata per dire no alla legge di stabilità e a favore della democrazia e del lavoro, si è trasformata in una protesta contro il terrorismo dopo i recenti attentati di Parigi e del Mali.

“La lotta vera contro il terrorismo – ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini alla guida del corteo – si fa difendendo la democrazia e la democrazia e la libertà si difendono praticando. Il mondo del lavoro è contro il terrorismo”. Fermo il no del leader Fiom alla scelta della guerra. “La guerra non può essere la soluzione. Dopo l’11 settembre – ha ricordato Landini – la risposta è stata la guerra ma questo ha fatto fiorire di più il terrorismo e l’Isis. Se davvero tutte le nazioni del mondo vogliono combattere l’Isis dobbiamo dire allora basta a vendergli le armi e comprare il petrolio da loro”.

Il segretario della Fiom si è detto poi contrario alla decisione delle autorità parigine di vietare manifestazioni di piazza. “Credo che sia sbagliato e lo dico per l’esperienza che il nostro Paese ha, dove il movimento dei lavoratori e quello operaio hanno sconfitto il terrorismo”.

Per questo sper il numero uno della Fiom la scelta di celebrare il Giubileo è giusta. “Assolutamente giusto fare il Giubileo – ha detto -, non dobbiamo fermarci o cambiare i nostri stili di vita, ma dobbiamo allargare gli spazi di democrazia”. In tal senso Landini ha definito una “sciocchezza” l’idea di associare l’immigrazione al terrorismo proponendo che “se il governo vuole fare cose serie è ora che cancelli la Bossi-Fini. Il problema non sono i migranti, ma quelli che evadono le tasse che evadono il fisco che corrompono. Andiamo a vedere invece quanti migranti pagano le tasse e lavorano onestamente”.

Nel suo intervento di chiusura il leader Fiom è tornato poi a parlare dei problemi economici a partire dalla Legge di stabilità. “La manovra che il governo sta facendo – ha detto dal palco di piazza del Popolo – non va bene. Siamo qui per dire che vogliamo cambiarla”. Una riflessione anche sulle pensioni. “La Riforma delle pensioni fatta dal governo Monti – ha ribadito – non è una riforma, è sbagliata. Si deve cambiare” e sul contratto. “In questi giorni – ha annunciato Landini – si sono svolte le assemblee nei luoghi di lavoro e nelle fabbriche e il 94% dei lavoratori ha detto sì alla piattaforma che noi abbiamo presentato. Questo risultato è un chiaro messaggio a Federmeccanica che c’è un sindacato rappresentativo che ha il mandato dei lavoratori, che sfida gli industriali”.