Ue: Italia rischia inadempienza Patto, ma possibile flessibilità

Valuteremo investimenti, riforme e piani di rilancio risanamento

NOV 17, 2015 -

Bruxelles, 17 nov. (askanews) – L’Italia è uno dei vari paesi dell’Eurozona le cui leggi di bilancio sono a “rischio di inadempienza rispetto ai requisiti per il 2016” del Patto di Stabilità Ue, pur avendo un rapporto deficit-Pil inferiore al 3 per cento. Lo afferma la Commissione europea nella sua valutazione, pubblicata oggi a Bruxelles, sulle bozze di leggi finanziarie che le sono state sottoposte dai paesi dell’Eurozona. “La Commissione – si legge – è dell’opinione che il piano di bilancio dell’Italia sia a rischio di inadempienza con le previsioni del patto di stabilità e di crescita”.

Tuttavia, nello stesso documento l’Ue riconosce che sempre sulla Penisola si deve valutare la possibilità di godere di margini di flessibilità sul bilancio, in base alle regole del Patto stesso. “Attenzione particolare – si legge – verrà dedicata a accertare se una deviazione dal percorso di aggiustamento sia effettivamente utilizzata allo scopo di aumentare gli investimenti, assieme alla presenza di piani credibili per recuperare il percorso di aggiustamento e ai progressi sull’agenda di riforme”.

E ancor più esplicitamente, più avanti nella relazione di 44 pagine l’Ue afferma che “per quanto riguarda l’Italia, i criteri di ammissibilità sulla clausola degli investimenti dovrebbero essere raggiunti, sulla base delle previsioni della Commissione”.