Rallenta la crescita. Pil III trimestre a +0,2%, sotto attese

Frena Eurozona. Per governo Pil 2015 a +0,9%, ma analisti cauti

NOV 13, 2015 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Rallenta la crescita economica in Italia. Nel terzo trimestre dell’anno il Pil è aumentato dello 0,2%, dopo essere cresciuto dello 0,3% nel secondo e dello 0,4% nel primo trimestre. La stima preliminare diffusa dall’Istat è inferiore alle attese degli analisti e dello stesso Istituto di statistica che indicavano un Pil in crescita dello 0,3% nel periodo luglio-settembre. A rallentare è tutta l’area euro con un Pil in aumento dello 0,3%, inferiore alle attese medie degli analisti. In frenata le economie di Germania, Italia e Spagna, solo parzialmente controbilanciate da una accelerazione della Francia.

In Italia “è diminuita l’accelerazione – hanno spiegato itecnici dell’Istat – ma il dato è comunque positivo. Bisognatener conto che si tratta di una stima preliminare e che traquindici giorni avremo nuove informazioni e più elementi”.Positivo l’incremento su base annua, pari a +0,9%: è il dato piùalto dal secondo trimestre del 2011, ossia da oltre quattro anni.

Resta ferma a +0,6% la crescita acquisita del Pil per il 2015. Per raggiungere il +0,9%, fissato dal governo per quest’anno, occorre dunque un’accelerazione nell’ultimo trimestre. Il terzo trimestre del 2015 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2014.

A frenare la crescita è stato il contributo “negativo dellacomponente estera netta” mentre positivo è stato l’apporto dellacomponente nazionale.

Alla luce della “sorpresa negativa” del terzo trimestre gli analisti si mostrano prudenti. Il Senior economist direzione centrale studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, Paolo Mameli, ritiene possibile una accelerazione dell’attività economica negli ultimi tre mesi dell’anno (+0,4%). Ma a meno di una revisione sui dati del trimestre estivo, il Pil dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2015 e, quindi, è “molto difficile che possa essere raggiunto il target che il governo ha inserito nei recenti documenti di finanza pubblica (0,9%)”.

In linea il Managing Director di Nomisma, Andrea Goldstein: “per centrare l’obiettivo annuo del governo (+0,9%) la crescita congiunturale dovrà tornare a crescere in questo ultimo trimestre”. Insomma, secondo l’economista, “le vendite di Natale andranno seguite con particolare attenzione”.