Corte Conti: anche 8 per mille Stato finisce ad enti religiosi

Quota statale drasticamente ridotta, nel 2011-12 azzerata

NOV 2, 2015 -

Roma, 2 nov. (askanews) – Una quota rilevante dell’8 per mille destinato dai contribuenti allo Stato finisce comunque nelle casse degli enti religiosi. A lanciare l’allarme è la Corte dei Conti che ha evidenziato le numerose criticità relative alla destinazione e gestione dell’8 per mille.

“Le risorse derivanti dall’opzione a favore dello Stato, nata come alternativa alla scelta per le confessioni, sono state veicolate, per una parte consistente, verso scopi riconducibili agli interessi di quest’ultime”, ha osservato la magistratura contabile. Infatti, è stato “rilevante, negli anni, l’apporto finanziario agli enti ecclesiastici e alle organizzazioni confessionali rispetto alle altre tipologie di enti”.

Sin dai primi anni di applicazione dell’istituto, la quota statale “è stata drasticamente ridotta, dirottata su altre finalità, venendo meno l’affidamento sull’utilizzo della stessa”. E a parlare sono i numeri: complessivamente, negli anni, le decurtazioni ai fondi rappresentano oltre i due terzi delle somme destinate dai cittadini. Per gli anni 2011 e 2012, la quota è stata completamente azzerata; per il 2013, si è ridotta, da 170 milioni, alla cifra irrisoria di 400 mila euro.