Deutsche Bank taglia 9.000 posti nel mondo, su Italia non fa cifre

Fisac-Cgil: Penisola sempre in utile, blindata fino a fine 2016

OTT 29, 2015 -

Roma, 29 ott. (askanews) – Al momento non risultano cifre specifiche sull’Italia in merito ai tagli occupazionali annunciati da Deutsche Bank a livello globale, circa 9.000 unità di cui poco meno della metà, 4 mila, dovrebbero riguardare la Germania. Nella strategia 2020 delineata oggi, il gruppo non ha fornito dati Paese per Paese su possibili riduzioni, mentre ha annunciato l’uscita da 10 mercati tra cui non compare la Penisola. Anzi, la banca tedesca ha appena ribadito che l’Italia è e resta “un mercato chiave”, il suo secondo maggiore in Europa dopo la madre patria.

In Italia Deutsche Bank occupa 4.000 addetti. Interpellato sulla questione da Askanews, il coordinatore su Deustche Bank di Fisac Cgil, Claudio Cornelli, spiega che al momento la controparte aziendale non ha avanzato richieste o fornito dati. E in ogni caso l’Italia “è sempre stata la gallina dalle uova d’oro” per Deustche Bank, perché la divisione tricolore del gruppo “ha sempre chiuso bilanci molto positivi, con utili tutti gli anni, anche dopo la crisi del 2008, per quanto con un ridimensionamento”.

Peraltro in Italia è attualmente in vigore un accordo sindacale che prevede che fino alla fine del 2016 non possano essere avviate riorganizzazioni: in pratica l’attuale perimetro occupazionale è blindato fino a inizio 2017.

A metà novembre comunque a Francoforte si svolgerà il comitato aziendale europeo, che, ha spiegato il sindacalista, era previsto a settembre ma che è stato rinviato proprio per avere una informativa complessiva alla luce della nuova strategia. E a quel punto forse si potrà sapere qualcosa in più e di più preciso su eventuali ricadute per l’Italia.

Interpellati sulla questione, dal quartier generale della banca in Germania si sono limitati a ribadire che al momento non vi sono dati specifici Paese per Paese. Nell’annunciare l’uscita da dieci nazioni – Argentina, Cile, Messico, Peru, Uruguay, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Malta e Nuova Zelanda – Deutsche Bank ha comunque precisato che conta di rafforzare la sua presenza in Europa puntando su sinergie tra Private Banking e gestione patrimoni.

Ieri aveva appunto chiarito che l’Italia rimane un mercato chiave e che qualsiasi rumor di un presunto ritiro “è totalmente infondato”. Nella Penisola conta tutte le attività presenti in Germania: asset management, retail banking, corporate finance, investment e transaction banking, con oltre 3 milioni di clienti, 4 mila dipendenti, 1.500 promotori finanziari 627 punti vendita di cui: 337 sportelli.