Tesoro, Padoan a Ue: Tenere conto crisi rifugiati

Lettera a Commissario Moscovici: usare flessibilità consentita

OTT 17, 2015 -

Roma, 17 ott. (askanews) – “Allo scopo di fornire ulteriore sostegno alla ripresa economica, nel 2016 il governo italiano vorrebbe usare la flessibilità permessa dalle regole fiscali della Ue, cioè la clausola delle riforme strutturali e la clausola degli investimenti”. Lo scrive il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan nell’inizio della sua lettera al Commissario Europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici inviata assieme Documento Programmatico di Bilancio (Dpb) trasmesso alle istituzioni europee lo scorso 15 ottobre, il giorno in cui sono stati anche presentati al Consiglio dei ministri i Disegni di legge della Legge di Stabilità 2016 e del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e del bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018.

Nella missiva Padoan specifica che all’interno del Documento Programmatico di Bilancio, “il governo italiano chiede un ulteriore deviazione di 0,1 punti percentuali dal sentiero di convergenza verso l’obiettivo a medio termine (MTO) nel 2016, sulla base sia delle riforme strutturali pianificate sia di quelle già attuate. Cambiamenti rilevanti sono stati recentemente attuati nella legge sui fallimenti e nel trattamento delle banche dei crediti in sofferenza, con lo scopo di estendere nuovo credito all’economia e di rafforzare la crescita potenziale specialmente nel medio termine. Una riforma istituzionale importante – aggiunge – è stata appena approvata dal Senato”.

“Inoltre – prosegue il ministro dell’Economia nella sua lettera al Commissario Moscovici – il governo italiano desidera fare uso della clausola sugli investimenti pubblici, in considerazione dell’ammontare di spesa nazionale sui progetti cofinanziati dalla Ue e delle misure incluse nella legge di Stabilità 2016 allo scopo di accelerare tali investimenti cofinanziati”.

Il ministro dedica la parte finale della lettera per “attirare la sua attenzione sulla questione di come il Patto di Stabilità e Crescita possa includere le spese pubbliche richieste dalla crisi dei rifugiati. Il nostro Docyumento Programmatico di Bilancio fornisce un’analisi dettagliata e dati sui rifugiati e sulloe risorse finanziarie necessarie per affrontare lo straordinario afflusso di immigrati sul territorio italiano”.

Padoan chiude la lettera sottolineando di aspettare “una valutazione della Commissione che sia commisurata al problema politico, sociale ed economico dei rifugiati in Europa”.