Poste: al via la privatizzazione, sul mercato fino al 38,2%

Forchetta prezzo tra 6 e 7,5 euro per azione

OTT 9, 2015 -

Roma, 9 ott. (askanews) – L’Ipo di Poste Italiane scatterà dalunedì prossimo per concludersi il 22 ottobre e riguarderà finoal 38,2% del capitale della società. E’ quanto si legge nelprospetto informativo. In particolare, saranno offerte 453 milioni di azioni ordinarie, poste in vendita dal ministero dell’Economia e delle Finanze, corrispondenti al 34,7% del capitale, percentuale che può salire fino al 38,2% del capitale in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe.

L’offerta rivolta al pubblico indistinto ed il collocamento istituzionale avranno inizio il prossimo 12 ottobre 2015 e termineranno il 22 ottobre 2015. L’offerta pubblica riservata ai dipendenti avrà inizio il prossimo 12 ottobre 2015 e terminerà il 21 ottobre 2015.

La forchetta di prezzo è compresa tra un minimonon vincolante di 6 euro per azione e un massimo vincolante perla sola offerta pubblica di 7,5 euro, che corrisponde a unavalorizzazione indicativa del capitale economico della societàtra 7,837 e 9,796 miliardi di euro.

L’offerta globale di Poste si compone per il 70% di un’offerta riservata ad investitori istituzionali in Italia ed all’estero e per il 30% di un’offerta pubblica (su un minimo di 135,9 milioni di azioni) rivolta esclusivamente al pubblico indistinto in Italia e ai dipendenti del Gruppo residenti in Italia.

Per la tranche rivolta al pubblico indistinto è previsto un lotto minimo di 500 azioni o suoi multipli, un lotto intermedio di 2.000 azioni o suoi multipli, e un lotto maggiorato di 5.000 azioni o suoi multipli. A chi manterrà le azioni per 12 mesi sarà riconosciuta una bonus share ogni 20 assegnate.

Prevista anche una tranche riservata ai dipendenti del Grupporesidenti in Italia composta da un massimo di circa 14,9 milionidi azioni.

Il Ministero del Tesoro “accoglie con soddisfazione” l’approvazione da parte della Consob del Prospetto Informativo del collocamento di Poste Italiane “che rappresenta dopo 16 anni la prima quotazione (IPO) di una società controllata direttamente dal Tesoro”. “Si tratta – spiega in una nota il Mef – di una operazione fondamentale del programma di privatizzazioni del Governo, che ha l’obiettivo di rafforzare la società, rendere più efficienti i servizi resi ai cittadini, potenziare il mercato dei capitali e reperire risorse finanziarie da destinare alla riduzione del debito”.

La quotazione di Poste Italiane, prosegue ancora la nota,”rientra nella stagione di riforme che il Governo sta attuando erappresenta un ulteriore segnale ai mercati di un significativocambiamento in atto”.

In conformità con quanto disposto dal Dpcm del 16 maggio 2014, ricorda il Mef, “il modello di privatizzazione che è stato definito assicurerà la presenza di un azionariato diffuso e la stabilità dell’assetto azionario, anche tenendo conto del servizio di pubblica utilità che Poste Italiane svolge e dei piani di investimento, sviluppo e innovazione digitale che l’azienda ha avviato”.