Confcommercio: intervenire anche su imprese escluse da Ires

Taglio dell'Irpef e aumento della franchigia Irap a 20mila euro

OTT 7, 2015 -

Roma, 7 ott. (askanews) – “L’annuncio del Governo di voler ridurre la tassazione sulle imprese, già a partire dal 2016, attraverso il taglio dell’Ires, va sicuramente nella giusta direzione perché è evidente che questa pressione fiscale, tra le più alte al mondo, è incompatibile e nemica di una crescita robusta e diffusa”. E’ quanto ha affermato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, a margine del road show milanese di Confcommercio Facebook su riduzione tasse e relazioni sindacali.

“Occorre, però, anche sottolineare che moltissime imprese – e mi riferisco alle società di persone ed alle ditte individuali – non pagano l’Ires. Per queste imprese ritengo, quindi, che sia necessario mettere in campo un analogo intervento che riduca le aliquote Irpef ed incrementi la franchigia Irap dagli attuali 10.500 euro a 20.000 euro”.”Un sistema produttivo fatto prevalentemente di piccole e medie imprese – ha concluso – deve avere necessariamente un contratto nazionale di riferimento perché la sua valenza è di fatto insostituibile. Una legge uguale per tutti sarebbe quindi controproducente così come non condividiamo il salario minimo per legge e pensiamo che sia giusto lasciare le retribuzioni ai contratti. I contratti collettivi infatti sono frutto di accordi che tengono conto dell’andamento economico dei diversi settori e di conseguenza ne stabiliscono le retribuzioni settoriali”.