L’affaire Volkswagen scuote i mercati, l’Europa brucia 300 mld

Per il colosso dell'auto in due giorni 26 mld in fumo

SET 22, 2015 -

Roma, 22 set. (askanews) – L’affaire Volkswagen travolge le borse europee. Una seduta da incubo con un conto finale molto salato. L’indice Eurostoxx 600 accusa un tonfo del 3,12% e le borse europee mandano in fumo 300 miliardi di euro. Nemmeno il rischio di default della Grecia aveva provocato un simile terremoto. Solo il crollo di Shanghai aveva prodotto una perdita simile in una giornata per i mercati europei.

Il timore tra gli investitori è che lo scandalo che ha investito il colosso tedesco possa allargarsi oltre gli Stati Uniti. La casa di Wolfsburg ha annunciato che sono coinvolti 11 milioni di veicoli e nel terzo trimestre procederà a un maxi-accantonamento di 6,5 miliardi di euro, ma la cifra potrebbe lievitare.

Per Volkswagen altro giorno da incubo in Borsa. Il titolo al termine della seduta accusa un crollo di quasi il 20%. In due giorni il gruppo tedesco ha perso qualcosa come oltre 26 miliardi di euro di capitalizzazione.

Ma l’intero settore automotive è stato travolto con vendite generalizzate. L’indice auto dell’Eurostoxx accusa un calo del 7,70%. Le performance del settore auto sono da bollettino di guerra. A Francoforte la Daimler ha perso il 7% e Bmw il 6%. Tra le peggiori nel vecchio continente il gruppo francese Peugeot con un tonfo di quasi il 9%, Renault cede oltre il 7%. Poco più contenuto il calo di Fca che termina con una flessione del 5,75%.

Ripercussioni anche a Wall Street con GM in calo del 2,75% e Ford che arretra del 3,35%.

L’ondata di vendite sul comparto auto si è estesa anche al resto. Francoforte maglia nera tra le borse europee con l’indice Dax che termina in calo del 3,80%. Ribassi superiori al 3% anche per Milano, Parigi e Madrid mentre Londra chiude con il Ftse 100 in calo del 2,70%.